Tasso di sconto, aria di calo

Tasso di sconto, aria di calo Tasso di sconto, aria di calo E per i Cct un «boom» di richieste ROMA. Grazie al pronti contro termine per 6500 miliardi, lanciato ieri mattina dalla Banca d'Italia (e giudicato dagli operatori di importo superiore alle necessità del sistema), i tassi sono riusciti a rompere la soglia di resistenza del 15% (valore del tasso di sconto) portandosi attorno al 14,80% dal 15,50% di giovedì. Con il forte ribasso dei tassi interbancari, che ieri hanno perso in media circa 70 centesimi rispetto alla giornata precedente, prende sempre più corpo la possibilità di un ritocco del tasso ufficiale di sconto, forse anche in questo weekend. «Lo spazio per un ritocco del "tus" c'è - osserva il tesoriere di un primario istituto di credito del Nord - e la banca centrale potrebbe farlo anche in questi giorni, tanto più che, nonostante il calo dei tassi, il cambio lira/marco è addirittura migliorato nel pomeriggio». Altri invece ritengono che, benché le premesse per una discesa del costo ufficiale del denaro ci siano, la banca centrale preferirà adottare un atteggiamento di maggiore cautela, attendendo ancora qualche tempo. Sul fronte dei titoli di Stato è andata bene l'asta per il collocamento della quinta tranche dei Cct di inizio agosto: il mercato ne ha richiesti per 4499 miliardi, a fronte di un'offerta pari a 2500 miliardi, mentre i rendimenti netti sono leggermente cresciuti (14 centesimi di punto). Istituti di credito e risparmiatori si sono visti assegnare titoli per 2450 miliardi, mentre gli altri 50 miliardi sono stati assorbiti dalla Banca d'Italia. Il prezzo di esclusione è risultato pari al 91,231 per cento, con un'unica richiesta (pari a 50 miliardi) inferiore al prezzo di esclusione. Quanto ai rendimenti, i Cct sono stati'aggiudicati al prezzo di 92,25, a cui corrisponde un tasso annuo lordo del 16,50% e netto del 14,44%, contro, rispettivamente, il 16,35% ed il 14,30% della quarta tranche collocata il 1° ottobre scorso. I Cct, che hanno godimento 1° agosto, saranno collocati il prossimo 20 ottobre con corresponsione di 79 giorni di dietimi di interesse netti. L'importo globale del prestito in circolazione è pari a 11 mila 426 miliardi.

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