Così Mimì intenerisce i ragazzi di Ar. Ca.

Così Mimì intenerisce i ragazzi Bohème al Regio Così Mimì intenerisce i ragazzi TORINO. Ma no, Mimi non è lina civetta, è una fanciulla di oggi (o senz'età?), che fa intenerire e entusiasmare i garbatissimi 1550 studenti che l'altro ieri rallegravano il Regio, li induce a pensare alla maniera di Gregoretti («abbasso lo yuppismo, viva i bohémietis») e proietta l'Ente lirico in una dimensione da tutti auspicata, ma da nessun altro teatro veramente seguita: dare spazio ai giovani cantanti, riconfezionare in casa il proprio allestimento (con qualche rinfrescatala), come è stato] per la «Bohème» la cui scenografia era di Guglielminetti, la stessanell'84, regista il Gregoretti medesimo: l'eterno ragazzo, che ha tutia l'aria di divertirsi tanto (non dimentichiamo la sua Bohème televisiva), facendo spendere pero assai poco (il che non guasta mpi) il teatro committente. Come se non bastasse, oltre alle voci fiasche, a volte acerbe (ma che irr porta, quando le doti vocali e mi sicali ci sono, il futuro può essere roseo), il Regio dà fiducia al gio\ ane Fabrizio Maria Carminati, e istituto e allievo del direttore d 9rchestra Mario Braggio, e imboc:a la strada maestra del rinno\ amento graduale. Cos Gregoretti-Gughelminetti fanno splendere la luna piena sulla mai isarda della combriccola di filosof, pittori e poeti, obbliga Mimi Liliana Marzano) e Rodolfo il ven itreenne di belle speranze (Roba io Aronica) a tubare seduti sul p ivimento («come fanno i miei f gli con le loro ragazze», dice il n (rista); Marcello (Jorge Vaz De Ca valho, ex giovane docente all'Un yersità di Lisbona) a piroetta « allegramente con Chaunard (Domenico Colaianni) alla ricerca duna sedia da bruciare. Affollato il secondo atto: il Caffè Komus si rallegra del canto di Musetta (la vivacissima Silvia Gavarojti), mentre in piazza scorrazzano le «voci bianche» del Conservatorio. Ci si avvia alla tragica Conclusione: Colline (Riccardo Ferrari) intona «Vecchia zimarra»è la platea di ragazzi, partecipe, ammutolisce. Carminati tende q dare ampio respiro alla frase nusicale: «alla Giulini», dirà affettuosamente la spalla Raimqrjdo Matacena. Ed è un sincero complimento. [ar. ca.]

Luoghi citati: Lisbona, Torino