Geloso della moglie picchia a morte il figlio di Fulvio Milone

Geloso della moglie picchia a morte il figlio Napoli: il bambino, 15 mesi, è grave Geloso della moglie picchia a morte il figlio Lei era stata violentata dal patrigno Ma per il marito era consenziente NAPOLI. Un corpicino martoriato, tumefatto per le percosse e paralizzato a causa di una serie di fratture a un femore e alle gambe. Quando Pasqualino Grazioso, 15 mesi appena compiuti, è stato adagiato sul lettino del pronto soccorso dell'ospedale «Santobono», respirava con difficoltà: i polmoni erano compressi da due costole incrinate. A ridurlo in quelle condizioni sarebbe stato il padre Arcangelo, calzolaio con qualche piccolo precedente penale: almeno così dice la polizia, che lo ha fermato la scorsa notte, convinta che l'uomo abbia scaricato sul figlio la sua gelosia per la moglie. Non basta; dall'indagine condotta dall'ufficio per i minori esce uno spaccato di miseria e violenza che rasenta l'incredibile: la madre di Pasqualino, Assunta, una ragazza di 15 anni, era accusata dal marito di avere una relazione con il patrigno che, in realtà, l'aveva violentata quando aveva 13 anni. Le condizioni di Pasqualino sono gravi ma non disperate. Probabilmente i medici riusciranno a salvarlo: non credevano di farcela, quando il bimbo ha varcato la soglia del pronto soccorso. Pallido, ansimante, era tra le braccia della madre che, singhiozzando, supplicava: «Dovete salvarlo, non me lo fate morire». Gli agenti dell'ufficio per i minori, avvertiti dal personale del «Santobono», hanno avviato le indagini. La prima ad essere interrogata è stata Assunta. «Forse Pasqualino è caduto. Non so niente, non ero in casa quando è successo», ha detto. Ma quando un funzionario le ha chiesto del marito, è scoppiata a piangere: «E' stato lui? Non lo so. Arcangelo è un violento, a volte si comporta come un pazzo. Da lui ho avuto solo botte e insulti». Nella notte gli agenti hanno bussato alla porta di casa Grazioso, un prefabbricato in un campo pieno di erbacce alla periferia di Casandrino, non lontano da Napoli. Arcangelo, il padre di Pasqualino, è stato condotto in questura, ma durante l'interrogatorio ha negato di avere picchiato il figlio. «Sono andato da lui in ospedale, poi sono tornato a casa - ha detto -, se fossi stato io a colpirlo sarei fuggito». Gli investigatori, però, non gli hanno creduto. Dicono che contro il padre del bambino ci sono troppi indizi: il suo carattere collerico, le continue aggressioni alla moglie, la gelosia. Arcangelo e Assunta sono sposati da due anni, e proprio 24 mesi fa la ragazza fu vittima di una brutta storia, uno stupro compiuto dal patrigno che fu denunciato alla polizia con una telefonata anonima. Da allora casa Grazioso era divenuta un inferno: Arcangelo, invece di essere vicino alla moglie, l'aveva accusata di aver mantenuto una relazione clandestina con l'uomo che l'aveva stuprata. Fulvio Milone

Persone citate: Pasqualino Grazioso

Luoghi citati: Casandrino, Napoli