«Sei un bugiardo! Il tuo Joyce non è affatto inedito» di Claudio Gorlier

«Sei un bugiardo! Il tuo Joyce non è affatto inedito» Guerra fra i critici europei: accademici contro lo studioso irlandese Rose, che aveva annunciato la straordinaria «scoperta» «Sei un bugiardo! Il tuo Joyce non è affatto inedito» Le pagine segrete di James e Nora sono in realtà la prima stesura di «Finnegans Wake» — r manoscritti inediti di James Joyce, la cui pubblicizzata scoperta ha messo a rumore gli ambienti . letterari inglesi e americani, esistono, o si tratta di un comi otto inscenato da quella che potremmo ironicamente chianare la Irish Connection? Andi mo per ordine in questa stori che sa di thriller. Danis Rose autorevole studioso irlandese,! uno dei promotori degli archi'i joyciani in cui tutto il mate iale joyciano viene catalogato ; fotocopiato, durante la Fiere del Libro di Francoforte anniicia di aver scoperto manoscftti solo in parte incorporati i\ Finnegans Wake e in parte riiiasti dunque inediti, veri e propi racconti per i quali lo scrittore aveva adottato il titolo Finn^ Hotel dal nome dell'al1 bergo in cui la moglie Nora aveva lavorato come cameriera. Rose annuncia che li pubblicherà la primavera prossima presso l'editore Viking sotto forI ma di racconti che si potrebbero paragonare a Gente di Dublino. I joyciani europei, che sono un'influente corporazione, dall'Inghilterra alla Germania, alla Svizzera, alla Francia, e anche all'Italia, si indignano. Rose ha sempre taciuto, persino al congresso dello scorso giugno a Dublino. Corrono telefonate, vi garantisco, incandescenti. Rose, si noti, serio studioso, non è però un accademico, ha un carattere scomodo: si è proposto di provocare gli accademici e dare loro un vero e proprio schiaffo? Si tratta di un colpo di mano perpetrato a Dublino, dove Rose vive, da questi irlandesi pieni di umori insieme ironici e provocatori al limite della permalosità? Poi salta fuori un autorevolissimo joyciano americano, debitamente accademico, David Hayman, curatore di testi e autore di un fondamentale libro su Finnegans Wake. Accusa Rose a dir poco di un ^sotterfugio, se non di mendacio"! Quei supposti inediti li ha già pubblicati lui in gran parte, e vanno giudicati dei «nodi» attorno ai quali Finnegans Wake è stata costruita, utilizzati in qualche misura (ad esempio nell'episodio di San Patrizio e i Druidi, del re Marco, di Tristano, e via discorrendo), in parte abbandonati. A questo punto, Rose rettifica il tiro e, vedi caso, fornisce spiegazioni a un giornalista irlandese, Terence Killeen, critico letterario dell'Irish Times di Dublino, il quale vi dedica un ampio articolo nel numero del 10 ottobre. In sostanza, Rose ammette di non aver scoperto nulla di letteralmente inedito ma di aver riesaminato gli originali di quel Finn's Hotel che secondo alcuni è il titolo di ciò che in seguito si sarebbe chiamato Finnegans Wake. Bene: Rose afferma che le pagine solo in parte incorporate in Finnegans Wake, anzi, quelle scartate, posseggono una piena autonomia e vanno ora pubblicate. Hayman controbatte che valgono soltanto come stesure preparatorie prive di qualsiasi ordine? No, ribatte Rose; al contrario, posseggono una precisa e valida autonomia. Costituiranno allora forse una straordinaria anticipazione della narrativa post-moderna, dove l'ordine si può scompaginare e intere componenti o moduli si possono lecitamente utilizzare o buttare? Rose in qualche modo lo lascia intendere. Aggiunge di aver trovato sufficienti pezze d'appoggio da giustificare la pubblicazione. Che cosa Joyce ha scritto prima o dopo? Che cosa ha abbozzato e che cosa ha completato? 11 dibattito, che non finirà certo qui, ci riporta alla animata discussione sulla stesura e la cronologia del Partigiano Johnny di Fenoglio. Rose aveva scritto nell'89 un articolo sostenendo che il titolo originale di Finnegans Wake fosse Finn's Hotel ma si trattava di una congettura tutta da verificare. Come si vede il temibile irlandese ora ha cambiato idea, almeno in qualche misura. Ma insiste nel non compromettersi, con l'aria di dire: scoprirete tutto quando il libro uscirà. E' verosimile che, di fronte alle reazioni dei colleghi accademici, si stia fregando allegramente le mani. In qualche modo la vicenda rammenta non tanto Joyce, ma certi racconti ironici di Kipling. Claudio Gorlier 7/ àfitico promette: «Ifo tutte le carte in regola fìer pubblicarlo» James Joyce (sopra) e Nora Barnacle (a destra) che fu sua compagna

Persone citate: Danis Rose, David Hayman, Fenoglio, Hayman, James Joyce, Kipling, Nora Barnacle, Terence Killeen, Tristano

Luoghi citati: Dublino, Francia, Francoforte, Germania, Inghilterra, Italia, Svizzera