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Sette giovani fotografi spiano sette città italiane cercando gioie e dolori Itinerario urbano all'Agorà Sette giovani fotografi spiano sette città italiane cercando gioie e dolori Sette giovani fotografi per sette città. S'intitola «Petit tour», l'itinerario fotografico urbano, in mostra alla libreria ((Agorà» di via Duchessa Jolanda 13a (tel. 011/43.44.168; ingresso libero) fino ai primi di novembre. Duecento circa le foto esposte, che scandiscono un percorso attraverso sette differenti realtà cittadine, viste da altrettanti giovani talenti dell'obiettivo. L'Italia che emerge da questo percorso per immagini è l'Italia attuale dei contrasti. A partire dalla Palermo di Simona Cali Cocuzza, trentaquattrenne fotoreporter catanese, che accosta suggestioni del passato e urgenze del presente. La Palermo dell'architettura barocca e dei pupari si contamina con quella dei rioni squallidi. L'impatto descrittivo e simbolico è amplificato dalla figura umana. Può essere un uomo che cammina in una discarica, o un bambino con la faccia imbrattata: dietro di lui, un cavallo bianco. Diversa, la Napoli di Antonio Biasiucci, evocata quasi «per assenza», con pochi elementi: il Vesuvio in lontananza, il mare. Lunghe inquadrature, dominate dal cielo, sono scandite dal ritmo plastico-cromatico dei personaggi. Molto popolata, invece, la Milano di Gian Piero Agostini, raccontata come avventura umana: ragazze che lottano nel fango, giovani in discoteca o ad un concerto rock. Più straluna- ta, onirica è Venezia, ritratta da Moreno Gentili con prospettive sbilenche, particolari inediti, improvvise sbavature di luce. Luigi Bussolati ha, invece, scelto Bologna: i simboli della pubblicità e dell'opulenza convivono con immagini di gente comune o di emarginati. Difficile amalgama tra passato e attualità, contrasto drammatico tra realtà opposte (anche socialmente) e uno spaesato minimalismo connotano i flash di Nicola Lorusso su Firenze e di Sandra Petrillo su Roma. Silvia Francia «Bologna» di Luigi Bussolati