Matarrese richiama Baresi di Bruno Bernardi

Matarrese richiama Baresi Il presidente federale evita processi all'Italia ma precede Sacchi Matarrese richiama Baresi Peruzzi e Melli le novità in Scozia? CAGLIARI DAL NOSTRO INVIATO Nell'intervallo di Italia-Svizzera, Tonino Matarrese aveva le gambe • che gli tremavano e, quando è sceso negli spogliatoi, voleva essere incoraggiato da Sacchi. «Lui sì che non ha mai perso la serenità», racconta il presidente federale a fine partita. E aggiunge che ha dovuto tirare su di morale uno spogliatoio depresso: «Ho fatto coraggio ài ragazzi che, nella ripresa, hanno dato una dimostrare di grande carattere, pur con delle lacune». La Svizzera stava per compiere un'impresa storica e sull'Italia di Sacchi, sotto di due gol, gravava l'incubo di una pesantissima sconfitta nella prima gara di qualificazione ai mondiali Usa '94, con un seguito di polemiche e di critiche che è facile immaginare. Soprattutto dopo l'accettazione passiva della rinuncia di Franco Baresi alla Nazionale. Una rinuncia che ora potrebbe essere rivista alla luce di quanto è accaduto al Sant'Elia. Baresi tornerà? «E' probabile», ha risposto Matarrese. Questo significa che la Figc farà pressioni su Sacchi affinchè convinca il capitano del Milan a tornare sulla propria, sofferta ; decisione. E sarebbe una figuraccia per tutti. «Non possiamo piangere nè fare processi a Baresi: abbiamo accettato la sua scelta anche se dentro di sè starà subendo un travaglio», aggiunge Matarrese. Rimpiange anche Zenga dopo il secondo gol subito da Marchegiani? «Non rimpiango nulla, cerchiamo di essere seri pur avendo preso uno schiaffo in faccia», taglia corto Matarrese. Ma dalla prossima convocazione per la trasferta di Glasgow con la Scozia il 18 novembre si parla di Peruzzi, se non come titolare come secondo portiere al posto di Pagliuca, e anche di Melli in luogo di Casiraghi. Matarrese, come Sacchi, nega che l'acciaccato Maldini sia stato risparmiato per la sfida con la Lazio: «Non sono un medico ma Maldini non è fuggito. E, se fosse andato in campo convalescente dal malanno muscolare, sarebbe stato un Maldini al trenta per cento». Matarrese parla di sfortuna: «C'è delusione, ma non ho mai visto tanta jella accanirsi contro di noi. Però ho visto anche la squadra trasfonnata nel secondo tempo, riflettere il carattere e il temperamento di Sacchi, uno che non s'arrende mai». Matarre^-- non avrebbe accettato una sconfitta: «Accontentiamoci di questo punto. Meglio feriti che morti». Bisognerà aspettare Natale, con Malta, per vedere l'Italia conquistare i primi due punti? «Le vittorie bisogna meritarle sul campo», taglia corto il presidente federale, evitando anche qualsiasi risposta a Maradona che l'ha di nuovo attaccato. Tra gli azzurri, la parola a capitan Vialli che non ha segnato ma ha lottato con accanimento, impegnandosi in frequenti corpo a corpo con i difensori elvetici. Non era il miglior Vialli, ma ha collaborato al batti e ribatti in area nell'azione del primo gol di Baggio. La carica di Sacchi aveva fatto effetto. «E' vero - conferma Vialli -. Nell'intervallo, quando Sacchi ci ha parlato, eravamo tutti convinti che la partita fosse compromessa al novanta per cento. Sacchi, a quel punto, ci ha chiesto soltanto di giocare bene e cercare di ribaltare il risultato con il gioco. "Fate agli svizzeri quello che non fate alle vostre mogli", ci ha detto il nostro et». Lo juventino spiega così la metamorfosi della ripresa: «Abbiamo insistito molto nell'attacco, cercando di dimenticare la paura di una sconfitta. E anche loro hanno cominciato a soffrire come noi. Questa non è una squadra facile da sorprendere. Fa molto pressing, azioni continue. Dopo averli visti, speriamo che questo girone si confermi difficile come sapevamo ma non proibitivo. Ho ancora fiducia, siamo giovani e cresceremo». Bruno Bernardi