«Scalfaro ci attacca e deraglia»

«Scalfaro ci attacca e deraglia» Miglio polemico «Scalfaro ci attacca e deraglia» ROMA. «Le ringhiose ed irate proclamazioni alle quali si è abbandonato il Capo dello Stato non sembrano fatte per avvicinare le parti in lotta, ma piuttosto per eccitare gli animi alla rissa e moltiplicare episodi come la squallida e sospetta aggressione di Rozzano». Il senatore ed ideologo della Lega, Gianfranco Miglio, prende carta e penna e scrive una lettera che L'Indipendente pubblica oggi: è un duro commento alle dichiarazioni fatte dal Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, domenica scorsa a Gaggio Montano (Bologna) che pure Bossi ha attaccato: «Si comporta da capo religioso». Le parole di Scalfaro, per Miglio, «sembrano soprattutto voler sollevare un polverone, dietro al quale si nasconde la restaurazione oggettiva di una classe politica e di un ordine ormai condannati dalla storia, e rifiutati dagli italiani». ((Abbiamo davanti a noi ha aggiunto - mesi difficili e forse prove angosciose: dobbiamo impegnarci tutti a tenere i nervi a posto. Tutti, a cominciare dal Presidente della Repubblica». Miglio ha quindi affermato che «con il suo discorso, Scalfaro è uscito dalle rotaie su cui invece dovrebbe muoversi come custode dell'ordinamento, secondo Costituzione, ed è sceso nell'agone politico con una specifica, precisa e deplorevole scelta di parte: si è levato come difensore della classe politica che ha sgovernato il Paese per decenni e che oggi barcolla sotto i colpi di un dissenso sempre più vasto». ((Affermare che, nella legione di ladri, sono nascoste persone oneste - ha continuato Miglio - è constatazione ovvia e banale, ma irrilevante sul piano storico e politico». «Per fortuna - ha aggiunto l'ideologo della Lega - il compito di riconoscere se e quali "reati", siano stati commessi dai contestatori del regime e dai sostenitori della disobbedienza civile spetta ancora ai "veri" magistrati, e non agli ex magistrati diventati uomini politici. Il Presidente ha definito l'unità istituzionale della Repubblica sacra ed inviolabile. In un ordinamento laico l'aggettivo sacro è uguale a zero». [Ansa]

Persone citate: Gianfranco Miglio, Miglio, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro

Luoghi citati: Bologna, Gaggio Montano, Roma, Rozzano