«Macché meridionali sono provocatori» di Ugo Bertone

«Macché meridionali, sono provocatori» Il leader della Lega s'infuria per l'aggressione al comizio di Rozzano: è una manovra infame «Macché meridionali, sono provocatori» Bossi: farò intervenire il Quirinale MILANO. Eh sì, stavolta il senatur è proprio fuori dalla grazia di Dio. «A Rozzano - dice - sono stato affrontato da delinquenti e non da meridionali. E chi sostiene una tesi del genere è un pazzo o un provocatore». E allora? «Allora abbiamo già parlato con Mancino. E lui ha confermato di voler portare avanti con noi un discorso democratico. Ma non mi basta». Cioè? «Voglio parlare con Scalfaro. La provocazione è troppo grave. Pure lui se ne deve occupare, anche se non gli dispiacciono certi trucchetti». Scusi Bossi, ma perché s'arrabbia? L'hanno contestata a Rozzano. E prima o poi succede a tutti... «Guardi, io non me ne sono nemmeno accorto. Fosse stato per me, quel cretino che mi ha tirato una pietra sul vetro dell'auto l'avrei sistemato. E subito. Ma la questione è un'altra...». Cioè? «E' stata montata una manfrina infame. Qui ci sono dei delinquenti organizzati da qualcuno che hanno aggredito della gente. Hanno lanciato, e io l'ho saputo solo dopo, cubetti di porfido contro le macchine. Hanno lanciato pietre dentro una macchina, hanno colpito una ragazzina...». Cose che capitano, purtroppo... «Già, ma guarda caso capitano solo in certe circostanze. Guarda caso, capitano solo quando la Lega alza i suoi obiettivi verso il Centro-Sud. Parliamoci chiaro. Che può succedere se una ragazza viene colpita a Rozzano e i giornali, anzi il Corriere della Sera, non un giornale qualsiasi, dice che dietro c'è una protesta dei meridionali?». Succede lo scontro. 0 no? «Eh sì. Chi li ferma quelli di Bergamo o Brescia? Noi non siamo razzisti. La solidarietà etnica è un collante forte, in questo Paese, soprattutto a Sud dove non c'è stato sviluppo economico e quindi immigrazione. Ma a noi, decisi ad avanzare la proposta federale, l'opzione etnica non interessa. E' fuori dal mondo. Sono altri che hanno interesse a solle¬ varla». Ma qualcuno dei vostri potrebbe reagirei.. • «E chi lo sa? L'etnia è una parola d'ordine per molti. A Nord e a Sud. Non a caso il potere gioca queste carte. Non è nostro interesse lo scontro fisico, lo è per altri. Io sono convinto che quella di Rozzano è stata una provocazione. E il sindaco di Rozzano, pidiessino, era in mezzo a loro. Sono convinto che certe cose non awenganoa caso. Qualcuno ci guadagna». Chi? «Chi? Ma loro, in ritardo nelle loro storie con i vari Segni, Martinazzoli. E Scalfaro tiene loro bordone. Noi siamo decisi, pronti a procedere entro il '95 verso l'opzione federale, pronti a spingere verso la secessione se sarà la soluzione obbligata. Ma per fare certe scelte occorre la democrazia. E avanzare anche al Centro, anche al Sud. E noi cerchiamo di farlo». Ma come lo fate? Verso. Sud avete fatto poco... • «Datemi i soldi, i miliardi che non ho. Guardi, abbiamo ottenuto un seggio a Castrovillari. E sa come?». No, proprio non lo so... «In piazza c'è stato il solito comizio della de ed è arrivato uno dei nostri a dire: fatelo tacere, tanto racconta le .solite balle. Eh sì, ci siamo limitati a spaccar le balle a quelli lì. E la gente ci ha capito. Detto ciò, è evidente che crescere in tutto il Paese, nel Centro e nel Sud, richiede quattrini, possibilità di far propaganda, di aprire sedi. E noi i quattrini non li abbiamo». Ma non è solo questione di quattrini. A Sud voi sollevate tanti dubbi. La vostra base è fortemente antimeri dìonale... «Il nostro pensiero è federale. I nostri metodi sono democratici. Certo, capisco che alla de faccia comodo dipingerci così. Sono in ritardo, hanno bisogno di recuperare terreno anche a costi molto alti per il Paese. Per quel che mi riguarda, credo che nel futuro potremo crescere assai sia al Centro che al Sud». Un Bossi quasi meridionalista... «Uh Bossi federalista. E basta. Al Nord l'etnia vale al 60%, al Sud almeno al 90. Ma l'importante è liberarci tutti, tutti quanti, dal centralismo romano. E guarda caso succedono certe cose. Io parlo a Roma, avanziamo anche a Sud e pochi giorni dopo si muovono i teppisti a Rozzano. E mi parlano di meridionali. Tanto per scatenare la reazione delle masse o dei più agitati al Nord. E' un gioco.infame, ma di questi partiti non mi stupisce nulla. Si sappia, però, che il gioco è stato scoperto». Ne parlerà a Scalfaro? «Certo, e lui deve rispondere». Ugo Bertone Umberto Bossi. «Chi dice che è una protesta del Sud vuole arrivare allo scontro»

Persone citate: Mancino, Martinazzoli, Scalfaro, Umberto Bossi