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Chi non paga le tasse vivrà al buio Sottosegretario alle Finanze propone di tagliare luce, acqua e gas agli evasori Chi non paga le tasse vivrà al buio VI raccontiamo l'ultima sugli evasori fiscali, l'ultima notizia, non l'ultima barzelletta (con il Paese che ribolle di scontentezza anche il sorriso va calmierato). Ci arriva dal sottosegretario alle Finanze Stefano De Luca. Non aspettatevi l'annuncio di qualche brillante blitz centro i contribuenti disonesti, a queste storie la gente non fa una piega. Il sottosegretario ci racconta invece che sta varando una iniziativa, a suo parere terrificante, contro i connazionali presi con le mani nel sacco. Non si tratta di ammende più dure e nemmeno, per i casi più insolenti, della prigione. Si minaccia invece di tagliare le forniture di elettricità, acqua e gas. Spiega soavemente De Luca che «staccare i fili e sigillare i contatori non è un atto di inciviltà ma di equità, un ulteriore passo verso una forma di rispetto e di giustizia nei confronti di chi, invece, è in regola con il fisco». Il flash di agenzia non precisa se il provvedimento è diretto contro gli evasori di dura cervice che, per quanto inchiodati alle loro responsabilità, non. vogliono saperne di pagare e sono pronti a barricarsi in casa come a Fort Alamo. Oppure se deve essere una punizione aggiuntiva (una specie di vendetta-a tempo indeterminato) o sostitutiva (una particolare forma di benevolenza) che riguardi gli evasori più remissivi. Aspettiamo che l'ideatore si spieghi, ma intanto vorremmo metterlo in guardia contro inutili, controproducenti forme di crudeltà. Ve l'immaginate il commendatore costretto a fare il bagno nell'acqua minerale? Potrà essere sfiorato per un momento da delirio di onnipotenza, la sua signora trascurata potrà fingere abluzioni allo champagne, ma alla lunga l'abuso di bollicine porterebbe a una situazione insostenibile. E il commerciante o il professioni¬ sta che si ingozza di pane e salame, di formaggio e banane perché è rimasto senza fuoco? Ma ai bambini, almeno, vogliamo pensare? Teniamo conto poi del discredito sociale che colpirebbe persone già così provate, o anche soltanto sospettate. Basterebbe una cena a lume di candela (per una romantica commemorazione o, più prosaicamente, per colpa di un temporale) a scatenare la malizia e le ritorsioni invidiose dei vicini di casa. Insomma, pensiamoci bene prima di lasciare al freddo, al buio e all'asciutto qualche milione di italiani. Forse è meglio limitarsi a quello che potrà sembrare un modesto espediente: prima prenderli, gli evasori, prenderne tanti, e poi farli pagare davvero, con e senza manette. Il taglio di fili o di tubi lasciamolo ai sogni dell'avventuroso De Luca. Lorenzo Mondo