Dorme e non sente i ladri in soggiorno di I. Bar.
Dorme e non sente i ladri in soggiorno Furto sabato mattina in via Bellardi: presi Dorme e non sente i ladri in soggiorno Mentre dormiva, i ladri hanno aperto la porta del suo appartamento e hanno rubato il videoregistratore. Ma prima d'accorgersi del furto, il derubato ha compiuto con calma tutte le operazioni d'inizio giornata: la barba, la scelta dei vestiti. Una volta uscito dal bagno, l'incontro a sorpresa, in soggiorno, con due poliziotti. Gli agenti avevano già acciuffato i ladruncoli e recuperato il bottino. E' accaduto sabato in via Beilardi 97. Protagonista, Giovanni Rissone, 41 anni, impiegato, che abita con la moglie, insegnante, e due figli. I ladri sono Giovanni Nicotra, 22 anni, via Ivrea 15, e Antonio Totaro, 26 anni, via degli Abeti 45. Gli agenti della volante 6 li hanno bloccati mentre cercavano di allontanarsi dallo stabile dove avevano appena compiuto il furto. E' lo stesso Giovanni Rissone a raccontare la disavventura: «Erano le 10,15, ero solo in casa, dormivo. Moglie e figli erano andati a scuola. La camera da letto è lontana dall'ingresso, e poi ho il sonno pesante. Quei due con ogni probabilità avevano un passe-partout, la porta non è stata scassinata. Hanno fatto tutto molto in fretta, e hanno preso solo il videoregistratore. Sono usciti lasciando la porta aperta». Scappati via senza il tempo di rubare altro: forse, ipotizza il padrone di casa, spaventati dai suoi passi in corridoio verso il bagno. Provvidenziale, racconta ancora Rissone, è stato l'intervento di un altro inquilino del palazzo: «Ha visto entrare quei due attraverso il videocitofono: i ladri avevano suonato campanelli a caso per farsi aprire il cancello d'ingresso. E' stato il signore del piano di sopra, mentre io mi radevo ignaro di tutto, a chiamare la polizia. Gli agenti sono arrivati quando io, uscito dal bagno, sono andato in soggiorno e mi sono accorto del furto e della porta di casa aperta». Senza il tempo di realizzare, ancora un po' frastornato, da quella porta Giovanni Rissone ha visto affacciarsi i poliziotti: «Scusi, vuol controllare se in casa le manca qualcosa?», [i. bar.]
Persone citate: Antonio Totaro, Giovanni Nicotra, Giovanni Rissone, Rissone
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