Giunta entro 60 giorni o arrivo il commissario

Giunta entro 60 giorni o arrivo il commissario Oggi il sindaco Cattaneo si dimette, la crisi diventa formale Giunta entro 60 giorni o arrivo il commissario Oggi il sindaco annuncerà le proprie dimissioni al Consiglio comunale, aprendo la seconda crisi in meno di un anno. La precedente s'iniziò il 1° gennaio per concludersi l'I! febbraio. E sì che non era «al buio»: la maggioranza era viva, il solo nodo da sciogliere era la sostituzione di Valerio Zanone. Per scegliere Giovanna Cattaneo i partiti impiegarono 42 giorni. Adesso, come allora, ne hanno a disposizione 60, ma devono trovare un programma e imo schieramento, oltre a una guida. Se non ce la faranno entro 1' 11 dicembre, il Prefetto nominerà un commissario per gestire l'ordinaria amministrazione e indire nuove elezioni. Il sindaco non parla. Da un paio di giorni ha scelto la strada del silenzio: «Quello che devo dire lo dirò al Consiglio». Subito, tra le 16,30 e le 17, prima di inaugurare un dibattito «senza rete», con almeno quattro schie¬ ramenti precostituiti: la vecchia e nuova opposizione, dal movimento sociale alla Lega nord, dai verdi del sole che ride a Rifondazione; la nuova opposizione, cioè pri e pli, quel polo laico che fin qui democristiani e socialisti hanno vanamente tentato di recuperare; la vecchia opposizione del pds, pronta ad entrare al governo ma non ad ogni costo; i partiti dell'ex maggioranza, psi e de, sui quali grava soprattutto il peso della crisi. Proprio la democrazia cristiana tenterà l'ennesima operazione di recupero nei confronti dei laici. Come? Sottoponendo loro la bozza di programma completata in questi giorni dagli uomini dello scudocrociato. Poche proposte, ma su aspetti fondamentali: piano regolatore, occupazione, personale, aziende municipalizzate. Se arriverà un altro «no grazie», allora scatterà la fase del governissimo, cioè l'accordo tra pds, psi e de, con l'unica stampella del socialdemocratico Furnari. «Per quanto ci riguarda le alternative sono soltanto due dice il capogruppo pds Carpanini - Una giunta di transizione che cambi davvero metodi di governo, ed in tal caso siamo pronti a partecipare, oppure le elezioni anticipate, facendo del caso Torino l'occasione per accelerare l'approvazione della nuova legge elettorale». Gli uomini del pds hanno fretta e lo hanno ribadito in una riunione di gruppo svoltasi nei giorni scorsi. Nessun ultimatum, questa volta: ma se non si chiudesse entro pochi giorni, gli excomunisti potrebbero riaccomodarsi sui banchi dell'opposizione. E a quel punto l'ipotesi delle elezioni anticipate diventerebbe ima probabilità. La palla passa dunque a socialisti e democristiani. Entrambe le direzioni hanno fin qui ribadito l'esigenza di un governo allargato ai laici. Adesso dovranno trovare l'accordo sul tripartito, cioè su una soluzione che, soprattutto nella de, non piace a tutti. Solo più avanti si aprirà il confronto sul nome del nuovo sindaco. Per ora Giovanna Cattaneo e la giunta restano in carica a tutti gli effetti. Giampiero Pavido I sindaco Giovanna Cattaneo (pri)

Persone citate: Carpanini, Cattaneo, Giovanna Cattaneo, Valerio Zanone

Luoghi citati: Rifondazione, Torino