Ironia di Arroyo, il futurismo e il mondo arcaico di Campigli

Ironia di Arroyo, il futurismo e il mondo arcaico di Campigli SCEGLIENDO TRA LE MOSTRE Ironia di Arroyo, il futurismo e il mondo arcaico di Campigli milano Cesare Andreoni Palazzo Reale. Cesare Andreoni e il Secondo Futurismo a Milano tra le due guerre ( 15 ottobre - 6 gennaio). La mostra permette di conoscere meglio l'attività di Cesare Andreoni e di altri autori di area lombarda, quali Asinari, Azari, Barbara, Bot, Duse, Furlan, Grignoni, Munari, Regina, Sassu. Divisa in otto sezioni, mette a confronto questi artisti con altri aderenti al movimento futurista quali Balla, Benedetta, Depero, Prampolini, Tato. Catalogo Bolis, a cura di E. Crispolti e A. Pansera. milano Acre ironia Galleria S royo (fino Carlo. Eduardo Arai 18 novembre). Il grande pittore spagnolo, che vive a Parigi, presenta in questa ampia personale (circa 60 opere fra oli, collages, disegni, sculture), una serie di opere di grande impatto figurativo, con cui intende mettere in rilievo, con acre ironia, la fantasmaticità, la medialità a cui è sottoposto il reale oggi. Sintomatici i cicli dedicati al «Waldorf Astoria», ai «Ritratti», alle «maschere», a «Carmen Amaya»; sculture e pitture che rivelano un intenso clima tragico-comico. roma // moto Palazzo delle Esposizioni. Il mito del moto - Arte tecnologica degli Anni 60 (fino al 30 ottobre). Circa sessanta opere testimoniano l'idea della tecnologia intesa come progresso, tipica del pensiero delle avanguardie storiche: con ciò prevede l'interattività tra pubblico e opere, restituendo la dimensione sociale all'arte. Le opere «in movimento» (Moholy-Nagy, Calder, Munari) provengono da Paesi europei, in particolare Francia, Italia, Germania. Cata-' logo Carte Segrete, intervento di Giulio Carlo Argan. prato La collezione Centro d'Arte Contemporanea Pecci. La collezione del Museo 1992 (fino al 12 gennaio). E' mostrato il primo nucleo delle acquisizioni entrate in collezione negli ultimi anni: 57 opere, frutto delle 14 mostre organizzate dal Museo. Si vedono lavori di Arienti, Bagnoli, Baquié, Barzagli, Cucchi, Hien, Kabakof, Kapoor, Kopf, Merz, Muniz, Opie, Plessi, Bousse, Schnabel, Staccioli, Volkov, Zorio, Wurm, Abakanowicz. Altre mostre Milano. Gian Ferrari Arte Moderna. Aroldo Bonzagni, 1887- 1918 (fino al 28 novembre). Bonzagni, vissuto nel dinamico clima della cultura milanese, accanto a Boccioni e Carrà, è rappresentato con una scelta di 20 olii, 9 tempere, 4 acquerelli e 16 disegni realizzati tra il 1910 e il 1918. L'opera rivela un preciso clima espressionista, sia nel segno che nell'uso del colore, e un'apertura verso la caricatura e l'illustrazione. Testi di Gian " Ferrari e Poli. Brescia. Massimo Minini. Ettore Spalletti (fino al 5 dicembre). Spalletti propone una serie di opere vicine a quelle presentate a Kassel 1992, quindi una serie di solidi geometrici, di ascendenza minimale, dipinti di colori luminosi e intensi. Bologna. Galleria Marescalchi. Massimo Campigli (fino al 30 novembre). Ricca rassegna di tele e opere su carta di Campigli ( 1895-1971 ), dove è possibile ancora una volta entrare nel suo mondo mitico, arcaico, etrusco, dosato con grande sensibilità nella resa formale e cromaticoluminosa, calata in clima e spazio atemporale. Torino. Galleria Berman. Opera incisa di Ennio Morlotti (fino al 3 novembre). Sono circa 120 acquetarti che offrono uno spaccato preciso del lavoro moriottiano sui grandi temi di sempre: «bagnanti», «rose», «nudi», «girasoli», «rocce», «alberi». Torino. Galleria In-arco. Robert Yarber. New Works (fino al 30 ottobre). L'artista americano presenta una serie di quadri, eseguiti ad acrilico, che ci danno una visione allucinata, e allucinatoria, delle metropoli in cui l'uomo moderno è prigioniero. A cura di Luca Beatrice. Asti. Palazzo Mazzetti. George Grosz - opere dal 1912 al 1954 (fino al 22 novembre). Interes- sante gruppo di disegni e incisioni, che partendo dalle esperienze cubiste arriva ad esiti di «nuova oggettività». Sono quei disegni che seminarono scandalo negli ambienti borghesi tedeschi per la vena di denuncia della borghesia e del militarismo. Busto Arsizio. Galleria Bambaia. Enrico Della Torre, opere su carta 1958-1961 (fino al 22 novembre). Le carte di Della Torre si presentano nella loro assorta e felice icasticità di segno e colore, che seguono un intimo percorso della mente e della fantasia. Presentazione di Elena Pontiggia. Grottammare <AP). Stamperia dell'Arancio. Silvio Lacasella Visionaria. L'artista trentino presenta olii e incisioni realizzate con il solito virtuosismo della mano, che fa affiorare atmosfere di profonda intensità. Presentazione di F. Gualdoni. Marisa Vescovo ■■li tir- ,k,mU H Un dipinto di Eduardo Arroyo: «Waldorf Astoria». Qui accanto: «Street car scene» ( 1927) un disegno di George Grosz