Ragazzi, oggi fate cantare i piedi
Ragazzi, oggi fate cantare i piedi CALCIO E BENEFICENZA In 70 mila al Delle Alpi per la sfida show di Morandi e Barbarossa agli allenatori Ragazzi, oggi fate cantare i piedi D'Angiò a Zoffi se stavi in porta era un vantaggio TORINO. «Non sottovalutate il nostro impegno sportivo: noi ce la mettiamo tutta, e infatti riusciamo spesso a perdere con molti gol di scarto». Pino D'Angiò è un cantante spiritoso. Quando canta, e pure quando parla di calcio. A dire il vero, tutti i ragazzi della Nazionale cantanti sono spiritosissimi, se parlano di calcio. Anche quelli che si prendono assai sul serio quando si tratta di canzonette. Oggi, in uno Stadio delle Alpi gremito come non mai - neanche per i Mondiali si è arrivati a questo tutto esaurito, 70 mila spettatori - la Nazionale della canzone gioca la partita più bella: affronta la squadra degli allenatori, i campioni di un recente passato, da Zoff a Sala, da Ranieri a Mondonico, a Trapattoni. Giocano per beneficenza, a favore della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro. Ieri, allo stadio, ultima conferenza stampa prima della partita: con Pino D'Angiò, arrivano Paolo Vallesi, Sandro Giacobbe, e l'indimenticato «mister Quando Quando Quando», Tony Renis: adesso vive a Los Angeles beato fra i divi, ma quando torna in Italia si aggrega con l'entusiasmo d'un ragazzino all'allegra brigata dei cantanti-calciatori. Come in ogni autentica conferenza stampa pedatoria, il mister dei cantanti, Alfredo Tognetti, dà la formazione: «Baccini in porta, Carboni e Mogol terzini; Morandi, Giacobbe e Belli; davanti Ligabue, Mingardi, Barbarossa, Ruggeri, Ramazzotti». Un'ombra mesta - più mesta del solito - negli occhi di Vallesi: sperava di essere nell'undici base... «Ecco, adesso Paolo ha saputo che starà in panchina. E allora ci fumiamo una sigaretta, visto che non ci fanno giocare», annuncia D'Angiò. Storie, giocheranno tutti: «Questa squadra è troppo generosa - ammette Tognetti -, non dosa le forze: parte sparata, e dopo un po' cala. Le sostituzioni sono necessarie». Il buon Vallesi ritrova il sorriso e racconta la sua sconvolgente esperienza di tifoso viola che l'altra sera s'è allenato con la Juventus: «Io mi ero portato la maglia della Fiorentina... Scherzi a parte, i bianconeri sono stati simpaticissimi, e vorrei che si ristabilissero i buoni rapporti fra le tifoserie. A Firenze c'è gente fuori di senno, Brio mi ha raccontato che domenica quasi gli rovesciavano l'auto». Bizzarra, questa conferenza stampa: con Enzo Maiorca ospite d'onore (presenta la linea d'orologi sub da lui firmata per un'azienda sponsor dell'incontro), con il presidente della Lega Nizzola, con i giornalisti di calcio che chiedono ai cantanti se giocheranno a uomo o a zona, e che cosa pensano degli avversari... I cantanti ci stanno, e si divertono un sacco. Giocherete a uomo o a zona? «A zpna, a zona si affretta a precisare il mister -. Correre dietro all'uomo, viste le condizioni di forma precarie, sarebbe una follia». Giacobbe rivela i segreti del tifo canoro: «Baccini ed io siamo del Genoa, e abbiamo messo il veto all'ingresso in squadra dei sampdoriani, proprio non ce li vogliamo». E D'Angiò imperversa: «Gli allenatori? Ciascuno ha la sua idea del calcio, magari litigano in campo. Io ho fatto il viaggio con Ranieri: mi diceva che non giocherà perché ha un ginocchio malandato, poi ghignava... E che fa, pretattica?». A proposito, Zoff sarò, il portiere dei vostri avversari? «No, credo faccia il libero», risponde l'informato Tognetti. E D'Angiò: «Peccato, se stava in porta qualche possibilità l'avevamo...». Ehi, ragazzi, siamo alle provocazioni? «Macché, è sano agonismo - spiega il pimpante Pino -. Tanto, si sa com'è: quando perdiamo è normale, se pareggiamo è un successo. Vincere? Una festa insperata». Eppure, tra di voi non mancano i talenti: Barbarossa e Ramazzotti sono due attaccanti seri. E anche Paolo Belli... «Belli gioca libero, non all'attacco», precisa lo scrupoloso Tognetti. Davvero? «Beh, forse lui non se n'è mai accorto», chiosa D'Angiò. Se ogni battuta fosse un gol, sarebbe meglio di Vialli. Gabriele Ferraris cantanti Allenatore: TOGNETTI O GARRONI © BACCINI © "q q-: GIACOBBE BELLI MOGOL © © © © LIGABUE MQRANDI RUGGERI MINGARDI BARBAROSSA © GALEONE ■ ® &IG0N ® CAPELLO® RAMAZZOTTI © MONDONICO® TRAPATTONI BAGNOLI ®ERIKSS0N ® LIPPI RANIERI® ® ZOFF CASTELLINI® allenatori Allenatori: VICINI e LIEDHOLM Sopra, Luca Barbarossa; a fianco, da sinistra, Sandro Giacobbe, Paolo Vallesi, Pino d'Angió e Tony Renis con in braccio l'allenatore Tognetti
Luoghi citati: Firenze, Italia, Los Angeles, Torino
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Pugilato tra i giocatori in Napoli- Jnventns (2-1)
- Il parroco della pornostar e la messa per il duce
- Lfestrema destra celebra Mussolini
- Omar Sivori guida il Napoli alla vittoria sull'Inter: 2 a 1
- L'ing. Malliodo si uccise perchÚ truffato da un amico
- Il Napoli (grazie a un'autorete) batte a fatica la Spal per 1 a 0
- Incerto futuro della "Michelangelo,, e della "Raffaello,,
- CRONACA
- In Napoli - Samp (1 a 1) belle parate di Battara
- La scuola dei "killer,,
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- All'esordiente alto due metri Ú piaciuto il gioco di Rivera
- Il Giro secondo Dezan
- Uccise per rapina l'amico e gettò il corpo in un tombino
- LA GUERRA e gli anglosassoni
- Niente lesioni sul cadavere del paziente
- Quattro anni alla profumiera di Alba che aveva organizzato una "casa squillo,,
- L'incredibile e drammatica vicenda
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- « Non siamo tutelati dallo Stato »
- Strage della funivia, scontro fra Italia e Usa
- Pippo Baudo: torno al mio primo umore
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Un sessantenne uccide l'amante: «Mi tradiva»
- Bettega con la 131 polemiche a Biella
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- Vincenzo Timpano, 24 anni (la prima vittimale l'indecifrabile figura di Lo Presti
- La Figc sta già indagando sulle accuse di Auriemma
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy