I jet serbi beffano l'Onu La Bosnia sotto le bombe di I. B.

I jet serbi beffano l'Onu La Bosnia sotto le bombe EX JUGOSLAVIA Nonostante l'istituzione dei «cieli vietati» I jet serbi beffano l'Onu La Bosnia sotto le bombe ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Sfidando il divieto di volare nel cielo della Bosnia, votato venerdì dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, i cacciabombardieri serbi hanno attaccato ieri Gradacac: 19 morti e 34 feriti sono il primo bilancio dei bombardamenti. Gli aerei hanno lanciato razzi aria-terra contro i vicini paesi di Mionica e Lukavac. Poi hanno colpito Brcko, una delle ultime sacche di resistenza della Bosnia settentrionale. A Belgrado intanto cresce l'antagonismo tra il presidente della Federazione montenegrina Dobrica Cosic e il leader serbo Milosevic. In un'intervista alla «Bbc», Cosic ha dichiarato che la cosiddetta Repubblica federale jugoslava «non ha nessuna pretesa territoriale, né ha intenzione di allargare i propri confini». La Jugoslavia ha il dovere morale, politico e naziona¬ le di aiutare i due milioni e mezzo di serbi che vivono fuori dalle sue frontiere, ha detto Cosic, ma «lotteremo per i loro diritti unicamente con mezzi politici e pacifici». Milosevic ha invece condannato l'accordo firmato a Ginevra da Cosic e dal presidente croato Tudjman. «Io non l'avrei mai fatto, perché il documento ignora la Krajina», ha detto Milosevic, annunciando che Belgrado continuerà «ad aiutare» i serbi della Croazia e della Bosnia. Dopo l'incontro con i copresidenti della conferenza di pace sull'ex Jugoslavia, Vance e lord Owen, il ministro degli Esteri russo Andrej Kozirev ha lanciato un chiaro messaggio a Belgrado. «Se nelle prossime elezioni vinceranno le forze politiche vicine a Panie e a Cosic le sanzioni economiche contro la Federazione serbo-montenegrina verranno tolte». [i. b.]

Persone citate: Andrej Kozirev, Cosic, Dobrica Cosic, Milosevic, Tudjman

Luoghi citati: Belgrado, Croazia, Ginevra, Jugoslavia, Zagabria