Santo Domingo sfida il Papa

Santo Domingo sfida il Papa Contro-manifestazioni degli indigeni, Giovanni Paolo II: certe critiche possono essere poco oneste Santo Domingo sfida il Papa Columbus Day a rischio nelle Americhe SANTO DOMINGO DAL NOSTRO INVIATO E' una vigilia densa di tensioni per il trionfo del Papa e della Chiesa a Santo Domingo, e la celebrazione dei cinquecento anni del cristianesimo all'ombra del «Faro a Colon» appare sempre più irta di spine. La polizia ha «ripulito» le strade della capitale da barboni, mendicanti, venditori ambulanti che con la loro presenza potevano offrire un'immagine deprimente allo sguardo del mondo, posato per qualche giorno sull'isola; e ovunque, in maniera più o meno discreta, appaiono soldati armati. Ieri in tutte le città della Repubblica sono cominciate manifestazioni contro la «scoperta», e il Collettivo delle organizzazioni popolari ha lanciato una «Via Crucis nazionale» sotto il titolo «500 anni di lotta per la speranza e la sovranità», una celebrazione dei poveri opposta a quella ufficiale. La marcia si concluderà il 12 ottobre nella piazzetta Frate Montesinos, il domenicano che per primo denunciò lo sterminio dei milioni di indios, nel '500, e fu tacitato dai suoi superiori. E intanto si parla di un boicottaggio popolare della grande messa che Giovanni Paolo II celebrerà questa mattina all'ombra del «Faro a Colon», il palazzo-croce eretto dal governo in sei anni, uno spreco monumentale ed esemplare. Undici miliardi di lire, afferma il governo, fino a cinquanta, accusano i critici. E' una grande croce di 210 metri di lunghezza, e 40 di ampiezza. Sul tetto, alto 31 metri, 158 riflettori a xeno puntati verso il cielo disegnano sulle nubi (quando ci sono) una grande croce di luce azzurra. All'incrocio delle braccia è collocato il mausoleo ferreo del «Descubridor», dalle cui parole («Mettete croci per tutte le strade e sentieri») è scaturita l'idea. Un'intera borgata di famiglie povere è stata sfrattata per fare posto alla costruzione. E basta risalire i «barrios» senza acqua, senza servizi e senza elettricità aggrappati al fiume Ozana, una volta limpido e ora ridotto a fogna e a scarico dei rifiuti delle decine di migliaia di persone che vivono nelle baracche di lamiera e cartone, per capire le polemiche. L'anziano e retoricissimo presidente Joaquin Balaguer sembra sia un po' seccato perché Giovanni Paolo II non ha voluto benedire personalmente il «Faro a Colon». Ma è una presa di distanze che non basta ai leader della protesta popolare Virtudes Alvarez e Ramon Almanzar. Virtudes ha chiesto al card. Lopez Rodriguez di Santo Domingo di poter incontrare il Papa «per spiegrali la realtà della miseria in cui vivono i dominicani. Che ascolti dalla viva voce quali sono le nostre preoccupazioni. Il perché della nostra opposizione al Faro, quello che chiediamo alla Chiesa, e quello che ne speriamo». Temono anche - e lo hanno denunciato pubblicamente - che il governo possa compiere provocazioni e attentati; e nei giorni scorzi, durante le manifestazioni a Navarrette. Villa Gonzalez e altri paesi della «Linea Nord Est» ci sono stati incidenti. «Ma continueremo - dicono al Collettivo - per convertire il 12 ottobre in giorno di lutto e protesta nazionale». Così è stata passata la parola d'ordine: non andiamo alla messa del Faro a Colon, ma vediamo il Papa a Higuey, lunedì, anche se è lontana 130 km. Le misure di sicurezza sono tali che appare improbabile qualche gesto clamoroso di protesta (ieri due giornalisti, fra cui un sacerdote gesuita, che volevano avvicinare il Papa, sono stati bastonati dalla polizia finché lo stesso Pontefice non ha fermato gli agenti). Ma il clima comunque non è di festa. E' una visita veramente particolare, questa per il Papa appena uscito dalla convalescenza. Ieri mattina ha fatto visita al Presidente, poi è tornato a riposarsi. Nel pomeriggio ha celebrato messa in cattedrale, e ha ammonito sacerdoti e religiosi di tutte il continente. «Siate irreprensibili!». Li ha esortati a restare fedeli «alla Tradizione proposta autorevolmente dal Magistero», e a non «consideraci maestri al di fuori di Cristo); «Nella vostra azione apostolica - ha detto ancora - non vi lasciate abbagliare dall'idea secondo la quale tutto viene risolto con la denuncia dei mali che ostacolano o impediscono lo sviluppo sociale, o con la nobile volontà di condividere la sorte dei diseredati». Sull'aereo invece aveva difeso, contro la «leggenda nera», il ruolo della Chiesa in America Latina, «perché possono anche essere critiche non tanto oneste». Marco Tesarti Super presidiata l'isola caraibica I poliziotti bastonano un prete-giornalista che voleva parlare al Pontefice I Indios cileni protestano a Santiago contro Colombo (FOTO AP] Il presidente dominicano joaquin Balaguer riceve all'aeroporto Giovanni Paolo II [FOTO ANSA-AFP]

Persone citate: Alvarez, Colon, Giovanni Paolo Ii, Giovanni Paolo Ii, Joaquin Balaguer, Lopez Rodriguez, Papa Columbus, Ramon Almanzar

Luoghi citati: Santo Domingo