Arrestato Caprioglio «finanziere d'assalto» di Claudio Cerasuolo

Arrestato Caprioglio «finanziere d'assalto» E' accusato di bancarotta fraudolenta Arrestato Caprioglio «finanziere d'assalto» Per il fallimento della Rayton Fissore Un legale: «Ma questo è solo l'inizio» TORINO. Roberto Capidoglio, il finanziere torinese azionista della «Dominion Trust Corporation» al centro di un giallo finanziario che interessa Ginevra, Milano, Torino, con un'appendice nella banca siciliana di Girgenti, è stato arrestato per bancarotta fraudolenta assieme al commerciante Fontana, titolare di un banco dell'oro a Valenza Po. Per il pm Ugo De Crescienzo che ha chiesto le misure cautelari, Caprioglio e Fontana sono responsabili del fallimento per 35 miliardi della «Rayton Fissore» di Cherasco (Cuneo), un'azienda automobilistica di fuoristrada, rile¬ vata nel 1989 da Rino Maggiali, ceduta prima alla Dominion di Caprioglio, poi a Fontana. Tra le numerose vicende giudiziarie che riguardano il finanziere torinese il fallimento Rayton Fissore è certamente la più modesta ina è quella dove il magistrato avrebbe raccolto prove sufficienti a fare scattare le manette. Ha commentato uno dei legali dei creditori: «E' soltanto l'inizio, perché adesso verranno al pettine tutti i nodi». Prima di mettersi in proprio il finanziere torinese ha lavorato come procuratore dell'agente di cambio Sandro Montalcini, 56 anni, titolare di una delle più antiche ditte torinesi, ed è stato in rapporti d'affari con l'agente di cambio milanese Giovanni Adorno. Nell'88 Caprioglio acquista la banca siciliana di Girgenti e convince i due agenti di cambio a depositare nella banca i titoli a riporto dei loro clienti: 18 miliardi Montalcini, 53 miliardi Adorno. Il rapporto si interrompe nel marzo del '91 quando Montalcini trasferisce i titoli alla «Ad bank» di Ginevra. Durante l'estate la Ad bank si fonde con la «Dumenil Leblé Swisse», banca ginevrina che fa capo a Carlo De Benedetti. Per Caprioglio tutto fila liscio fino ad agosto. Quando Montalcini e Adorno si presentano chiedendo la restituzione dei titoli per 100 miliardi, la Dumenil dice di averli già dati alla Dominion: «Caprioglio vi ha truffati». Secondo la banca ginevrina i titoli non si sarebbero mai spostati dalla banca di Girgenti. Caprioglio avrebbe utilizzato i titoli a riporto di Montalcini, Adorno e di due commissionarie per tutto il mese, li restituiva per gli scambi in stanza di compensazione e il gioco ricominciava. Quando il meccanismo si è guastato' si è aperta una falla da 100 miliardi. Tutti i giochi sono ancora aperti: dall'inchiesta ginevrina a quella milanese, da quella di De Crescienzo a quella sulla banca di Girgenti, in liquidazione coatta. L'arresto di Caprioglio potrebbe spianare la strada a una soluzione un po' più celere per le tante questioni in ballo. Claudio Cerasuolo Roberto Caprioglio

Luoghi citati: Ginevra, Milano, Torino, Valenza