Tante idee contro la crisi Dalla Ferrari alla Twingo di Michele Fenu

Tante idee contro la crisi Dalla Ferrari alla Twingo Il Salone di Parigi si inaugura stamane in un periodo difficile per i mercati internazionali Tante idee contro la crisi Dalla Ferrari alla Twingo UN RIMEDIO? MODELLI STUZZICANTI PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Tra una tempesta valutaria e l'altra il Salone di Parigi apre stamane i battenti nei padiglioni della Porte de Versailles. C'è, lo si è detto, un senso di preoccupazione per il futuro, con i principali mercati coinvolti nella crisi economica che ha avvolto Europa, Giappone e Usa. Ma si respira anche aria di sfida. Le ricette per combattere la malattia ci sono, e sono ben conosciute, l'industria dell'auto, che di momenti come questi ne ha superati tanti, non ha paura del Duemila. «I grandi costruttori europei ha detto Jacques Calvet, presidente del Gruppo Psa - hanno dimensioni e capacità per superare questa crisi e continuare da soli il loro cammino». Anche Paolo Cantarella (Fiat Auto) e Louis Schweitzer (Renault) sono pieni di fiducia e a loro ieri si è aggiunto Allan Gilmour, l'uomo al timone del Gruppo Ford. «Sono ottimista ha detto - sul futuro dell'auto, anzi sono entusiasta già oggi. Questa è un'età dell'oro. Sì, noi costruttori abbiamo i nostri problemi, l'attività delle vendite è rallentata ed è difficile conseguire profitti, però tutti abbiamo migliorato la qualità dei prodotti e il cliente ha una meravigliosa disponibilità di prodotti». Nell'occasione Gilmour ha anticipato qualche particolare sul nuovo modello che sostituirà la Sierra e che sarà presentato in marzo a Ginevra. «Sarà una macchina globale, e per questo in Europa la chiameremo Ford Mondeo. Mondo è una parola conosciuta in molte lingue. Sarà prodotta prima a Genk, in Belgio, e poi negli Usa». Ecco, il discorso prodotto è uno degli elementi portanti nelle strategie anticrisi dei costruttori. Modelli comodi, affidabili, sicuri, dai consumi contenuti, con buone dotazioni, piacevoli da guidare e, soprattutto, con un rapporto costo-benefici interessante: questa è la base. Modelli che dovranno essere rinnovati con una certa rapidità (tre-quattro anni: fa specie, pur con il massimo rispetto, sentire quelli della Mercedes sostenere che il i loro obiettivo sono gli otto anni) ed essere - perchè no? - stuzzicanti. Un'immagine, una idea, una soluzione. Il domani, d'altra parte, è già nell'oggi, e basta girare il Salone di Parigi e contare le novità qui esposte per rendersene conto. Una valanga. Citiamo le rinnovate Lancia Thema e Y10, le Alfa Romeo 164 Super e Roadster Rz, la Rover coupé 200, le Opel Vectra potenziate, le Mercedes con i motori plurivalvole, la Ford SuperEscort, ri così via. No, non abbiamo dimenticato la Ferrari 456 Gt e la Renault Twingo. Queste due vetture, in apparenza così distanti tra loro, hanno un elemento che in un certo senso le avvicina: sono entrambe, nei rispettivi settori, due modelli di grande attrattiva. Certo, la Ferrari è la Ferrari, con il suo mito e la forza dello stile Pininfarina, ma anche la piccola francese offre numerosi validi elementi nel settore delle piccole. Non per niente Giorgio Giugiaro, in visita al Salone, le ha giudicate in modo positivo. «La 456 Gt - ha detto - è la Ferrari che mi comprerei. E' bellissima. Complimenti a Maranello e alla Pininfarina. La Twingo è divertente. Una scommessa astuta. Tutto dipenderà, secondo me, dal prezzo». E già, questo è il problema. La graziosa monovolume Renault (1200 ce, 55 Cv, 150 km/h, produzione 1200 esemplari al giorno) sarà venduta in Francia a meno di 55 mila franchi. Ma in Italia, ad esempio? Da noi arriverà in maggio-giugno e con il valzer dei cambi e la lira svalutata anche rispetto al franco (in questi giorni a Parigi per un franco occorrevano 300 e passa lirette) è difficile far previsioni. Dicevamo del rapporto costobenefici. Qui sta il dramma. Anche perché qualche profitto bisogna pur farlo. Michele Fenu La Ferrari 456 GT (a lato), vedette del Salone, e la Twingo (a destra l'interno)

Persone citate: Allan Gilmour, Ford Superescort, Gilmour, Giorgio Giugiaro, Jacques Calvet, Louis Schweitzer, Paolo Cantarella, Pininfarina