I segreti del nuovo Becker

I segreti del nuovo Becker TENNIS Il successo di Basilea ha messo fine a sette mesi di digiuno I segreti del nuovo Becker Jon Tiriac lo ha caricato sul piano psicologico E Boris ha ritrovato voglia di soffrire e lottare «Se continuerò a provarci come ho fatto oggi e ad allenarmi con continuità, tornerò presto in cima alla classifica», aveva detto Boris Becker subito dopo la sconfitta inflittagli da Lendl al quarto turno dell'Open Usa. Era «più stanco che deluso», il tedesco. Una sconfitta che probabilmente ha avuto benefici effetti sul suo smisurato orgoglio convincendolo ad accettare anche la parte della professione meno divertente: gli allenamenti, la preparazione fisica, la voglia di competere con tutti gli avversari e non solo con quelli capaci di stimolare la sua fantasia. Dopo sette mesi di digiuno è arrivata la vittoria, il terzo torneo della stagione, a Basilea, nelle identiche condizioni di gioco (il tappeto indoor) che avevano già favorito i due successi precedenti a Bruxelles e Rotterdam. Il tedesco era incappato in una crisi che lo aveva precipitato all'ottava posizione del ranking anche per una serie di infortuni. Ha denunciato una fragilità muscolare e fisica dovuta sicuramente alla stazza, ma an¬ che ad una psiche troppo ricettiva ai problemi del mondo. Era ormai affermato e non aveva bisogno di farsi rubare l'anima dalle esigenze del marketing. Non stimolato, oltretutto, da fattori economici che per lui non paiono contare più di tanto. In questa difficile situazione era precipitato prima degli Open Usa, prima cioè che Jon Tiriac si decidesse a rimboccarsi le maniche ed a ritornare sul campo per dargli una mano, soprattutto dal punto di vista psicologico. «Ha giocato poche partite», aveva detto del suo pupillo Jon dopo la sconfitta con Agassi a Wimbledon aggiungendo che aveva giocato fin troppo bene in considerazione dei pochi match disputati (27 con un record di 20 vittorie e 7 sconfitte). E aveva ragione poiché anche nella sconfitta di New York con Lendl, Boris aveva dimostrato le solite eccezionali doti unite nell'occasione anche ad un po' di umiltà. Si è convinto che non erano venute meno le proprie doti di miscelatore eccezionale di potenza e tocco, ma anche che Roberto Lombardi tali doti avrebbero dovuto essere supportate da una migliore condizione fisica e tecnica. Questo e altro gli ha spiegato Tiriac. La vittoria ha fatto tirare un sospiro di sollievo anche agli organizzatori della prova finale del circuito Atp a Francoforte, i quali già dovranno quasi sicuramente fare a meno di Michael Stich. Becker, attualmente 6° in classifica, non è ancora certo di esserci, ma ha messo un mattone importante. Becker ora è 6° al mondo

Luoghi citati: Basilea, Bruxelles, Francoforte, New York