Dramma al campo nomadi arsi vivi due bambini di Amedeo Lugaro

Dramma al campo nomadi arsi vivi due bambini Fuga di gas, un inferno vicino a Pavia Dramma al campo nomadi arsi vivi due bambini Tre feriti gravi, dodici sotto choc Terrore fra le roulottes in fiamme PAVIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Due zingarelli morti, tre in fin di vita per le orrende ustioni riportate, altri 12 feriti ricoverati sotto choc in ospedale, tre baracche e due roulottes completamente distrutte dal fuoco: questo è il tragico bilancio di un violento incendio provocato dall'esplosione di una bombola di gas in un campo stabile attrezzato di zingari slavi in località Giarone, in comune di Retorbido, lungo la Bressana-Salice Terme, nell'Oltrepò Pavese. A provocare la violenta esplosione, la notte scorsa, poco dopo l'una e trenta, all'interno di una roulotte, è stata una stufa a legna accesa vicino a una bombola utilizzata per alimentare un fornello da cucina. Una piccola fuga di gas ed è stato subito l'inferno. Nel campo, in quel momento, si trovavano circa 200 persone. E' stato il fuggi-fuggi generale. Due roulottes e tre baracche ardevano mentre urla disperate si levavano per tutto il campo. Le vittime sono Cristina Dragutinovic, 4 anni, dimenticata nel lettino mentre i genitori si precipitavano fuori urlando per le ustioni, e Simon Nikolic, 11 anni, morto sull'ambulanza durante il trasporto al Centro grandi ustionati di Torino. Prognosi riservatissima (ustioni in tutto il corpo) per Marian Nikolic, 23 anni, ricoverata all'ospedale San Martino di Genova; Pavle Nikolic, 7 anni e Antonin Duric, 2 anni, ricoverati all'ospedale Niguarda a Milano. Altri 12 zingari ricoverati all'o¬ spedale di Voghera: la prognosi per loro va da una settimana a due mesi. Parlare con qualcuno dei feriti non è facile, quasi tutti sono sotto choc. Uno, Ante Dragomir, 27 anni, continua a ripetere: «E' destino. Faceva freddo. E' destino». Abitualmente nel campo sostano una quarantina di persone ma la notte scorsa ve ne erano circa duecento venute per partecipare al funerale di Boro Nikolic, 23 anni, deceduto venerdì notte in un incidente stradale verificatosi alla periferia di un paese vicino. Il campo era quindi stipato di roulottes ammassate l'una vicina all'altra e questo ha aumentato il numero dei feriti. L'esplosione poteva avere ben più gravi conseguenze se la roulotte dove è avvenuta la deflagrazione, anziché in un lato del campo, si fosse trovata al centro. L'incendio è stato subito circoscritto dal pronto intervento dei vigili del fuoco, che hanno isolato la zona interessata dalle fiamme. Un'imprudenza quella stufa a legna accesa vicino alla bombola. Un'imprudenza mortale che poteva provocare un ben più alto numero di vittime. «Era da quattro giorni che pioveva e faceva freddo - dichiara Pavle Dragutinovic, 39 anni, papà della piccola Cristina, morta nel rogo -; chi poteva immaginare. E' stata una disgrazia terribile». La magistratura di Voghera ha aperto un'inchiesta, anche se per i vigili del fuoco le cause sono più che chiare. Amedeo Lugaro

Persone citate: Ante Dragomir, Antonin Duric, Boro Nikolic, Cristina Dragutinovic, Marian Nikolic, Pavle Dragutinovic, Pavle Nikolic, Simon Nikolic

Luoghi citati: Genova, Giarone, Milano, Pavia, Retorbido, Torino, Voghera