Un «tre anni» rapito dai suoi proprietari di Angelo Conti

Un «tre anni» rapito dai suoi proprietari La grottesca vicenda di Ottimo Ok Un «tre anni» rapito dai suoi proprietari // cavallo era bloccato a Vinovo Vogliono farlo correre nel Derby VINOVO. Un cavallo è stato «rapito» a Vinovo, nell'illusione di poter correre (e probabilmente vincere) il Derby di Trotto, in programma domenica prossima a Tor di Valle, a Roma. Ma forse il disegno non riuscirà anche se i «rapitori» sono i legittimi proprietari del cavallo, che ha lasciato il suo box torinese nel cuore della notte. Protagonista di una vicenda, che è parzialmente contro la legge ma che ha nella passione sportiva il suo «motore» principale, è Ottimo Ok, uno splendido 3 anni, della scuderia Rebbran, in allenamento a Vinovo presso Giuseppe ed Andrea Guzzinati. Ottimo Ok è un campioncino. E' stato secondo, ma con una condotta di corsa eccezionale, nel Gran Premio Marangoni, disputato proprio a Vinovo il 13 settembre, considerata una vera e propria anteprima del Derby. Ma è poi ulteriormente cresciuto di condizione: l'ultimo lavoro, sostenuto sulla pista torinese sabato scorso ha lasciato tutti a bocca aperta. Ottimo Ok è pronto per vincere il Derby. Ma è nato un ostacolo. Per una banale epidemia influenzale fra i puledri trottatori (molto limitata per numero di casi e per virulenza) l'ippodromo di Vinovo è stato considerato zona infetta. Una disposizione dell'Usi 33 di Candiolo ha chiuso i cancelli, innescando qualche situazione grottesca, come quella che ha visto domenica correre all'ippodromo Federico Tesio solo galoppatoli provenienti da Milano e Varese mentre quelli che vivo¬ no a 100 metri daif impianto, dall'altra parte della provinciale, sono stati tenuti nei box (anche se tutti sanissimi, perché i purosangue vengono vaccinati già alla nascita). Alla fuga dell'altra notte si è arrivati per passione. Anche se il titolare della scuderia Rebbran, Bruno Branchini, e il drivertrainer Giuseppe Guzzinati, preferiscono stare in silenzio, le loro ragioni sono parse sacrosante alla gente dei cavalli. Sapere di avere nei box un cavallo in grado di vincere il derby (che può essere corso solo una volta nella vita di un trottatóre, nell'autunno del terzo anno d'età) ed essere costretti a rinunciare per un provvedimento amministrativo che non si condivide, rappresenta una rinuncia sportiva di enorme peso. Che va probabilmente anche al di là della perdita dell'eventuale primo premio della corsa, di 500 milioni. Come si concretizzerà il tentativo di Ottimo Ok di partecipare al Derby? Il cavallo, partito da Vinovo, è stato trasferito nell'allevamento Dan, vicino a Varese. Non ha potuto puntare subito su Roma per la mancanza del certificato di sanità emesso dal veterinario della Usi di partenza. Ora forse si tenterà, con il cavallo già fuori dal comprensorio teoricamente infetto, di ottenere il documento. Che potrebbe magari essere anche quello dell Usi varesina dalla quale dipende l'allevamento. Poi via, verso Roma e verso il Nastro Azzurro. Angelo Conti Ottimo Ok, guidato da Guzzinati, nella foto col n. 16 alle spalle di Orneus (13) nel Gran Premio Marangoni

Persone citate: Andrea Guzzinati, Bruno Branchini, Federico Tesio, Giuseppe Guzzinati, Guzzinati, Trotto