Baggio in mano a Zio Sam

Baggio in mano a Zio Sam Un gruppo americano ne curerà gli interessi: è solo il principio Baggio in mano a Zio Sam Da Chicago, la Img lancia il laccio alle grandi firme del calcio italiano TORINO. Oggi, presso la Juventus, il businessman dello sport Cino Marchese fa visita a Giampiero Boniperti e gli annuncia ufficialmente che Roberto Baggio è diventato un uomo dellTmg, l'International Management Group creato a Chicago dall'avvocato statunitense Mark McCormack, detto anche Mark the Shark, il pescecane. Sarà l'Img, di cui Marchese è presidente della sezione italiana e vicepresidente della sezione internazionale, a gestire il calciatore, dal contratto con la Juventus a quello con la marca di caramelline ai consigli fiscali agli investimenti... La novità è molto più grande e clamorosa di quel che lì per lì possa sembrare, è storica, e probabilissimamente sta all'origine dei rinvìi ultimi del rinnovo di contratto fra Baggio e la Juventus. Perso Caliendo per le note vicende giudiziarie, Baggio ha cambiato manager. E ora qualcuno dellTmg dovrà dare l'esame da procuratore calcistico, per entrare nell'albo delle persone autorizzate a questo tipo di trattative (comunque è possibile una conclusione-lampo già stamani). Novità storica, davvero: perché lo sbarco dellTmg nel calcio italiano - chiaro che Baggio è una testa di ponte - è un fatto destinato a segnare fortemente le strutture economiche del calcio stesso, alle prese con un'organizzazione che lavora con visioni e strumenti e sistemi all'americana. McCormack ha inventato più di trent'anni fa la gestione dei campioni più celebri del mondo, partendo, lui golfista accanito, dai campioni del golf, diramandosi poi per il tennis, la Formula 1, il basket, l'atletica, lo sci, persino il ciclismo di Moser: sempre o quasi scegliendo atleti milionari e facendoli miliardari. E diramandosi in organizzazioni sportive, in gestioni di eventi. Marchese arriva al calcio dopo essere passato dal tennis sport suo (è di Valenza Po, orafo figlio di orafi, ma lo interessa di più l'oro dello sport che quello dei gioielli) al basket e allo sci. E' dellTmg Radja, lo jugoslavo di Roma, primo trasferimento miliardario della pallacanestro italiana. Ed ora è passato nella sua scuderia Abbio, talento di Torino. Intanto che un serbo di 17 anni, Djolovic, non ancora tesserato al suo Paese, statura 2,15, è offerto dall'Img a squadre italiane per la modica cifra di 3 miliardi: dicono all'Img che gli allenamenti per ora soprattutto individuali, sotto la guida di un tecnico piccolotto che quando deve schiaffeggiarlo gli ordina di abbassarsi, fanno intravedere il grande campione, e che la squadra italiana che lo ingaggiasse, magari procurandogli il nostro passaporto con un'adozione o un matrimonio di comodo, farebbe sicuramente un affarone. L'Img per la verità si interessò già di un calciatore azzurro, dopo il nostro successo mondiale del 1982: era Paolo Rossi, la gestione non funzionò bene, Rossi venne accusato di essere poco americano, cioè poco professionista, di dimenticarsi che doveva sempre vestire in quel dato modo o bere quella data bevanda. Adesso l'Img pensa al calcio in maniera globale, e Roberto Baggio è soltanto la chiave, o se preferite il grimaldello. Nizzola, presidente della Lega, sa di Marchese prossimo venturo, lo sa da Marchese stesso, sa delle intenzioni del gruppo, e può persino essere in- teressato dal dinamismo di un ente che si occupa anche di organizzazione di grossi eventi, di gestione di eventi organizzati da altri, persino di eventi in un certo senso anomali, come ad esempio i viaggi all'estero del Papa, reperendo nel Paese che lo attende uno sponsor locale o multinazionale per pagare le molte spese. L'Img è infatti tutto un modo nuovo, estremamente professionale, di interpretare il campionismo sportivo e l'interesse dell'evento sportivo, dall'Olimpiade al torneo minore di tennis. Arrivato nello sci per il tramite di Alberto Tomba, suo illustre gestito, l'Img in poco tempo ha dinamitato l'ambiente, in pratica distruggendo il vecchio rapporto fra pool dei produttori e Federazione. Adesso c'è da una parte la Fila di Tomba, 5 miliardi da sola contro gli 8 che portavano tutte insieme le 26 ditte del pool, e ci sono prospettive enormi di nuovo denaro. Si tenga poi conto che la Fila è vicina alla Fiat che è vicina alla Juventus... Dunque, prospettive affascinanti sul piano economico, anche se inquietanti per chi ha una certa visione dello sport non diciamo francescano, ma diciamo almeno domenicano, capace cioè di dissertare sul denaro anziché farsi da esso am¬ maliare totalmente. Pensiamo che Boniperti sia nello stesso tempo incuriosito e preoccupato: non c'è più il calcio dei suoi tempi, e ciò è normale, ma cosa vorranno mai questi americani? Il forte impatto con il denaro superpremierà i grandi campioni, gli atleti di sangue blu, ma farà intristire la massa, la gleba? E' un discorso delicato, per una sillaba in più o in meno si può passare dal romanticismo sospiroso al realismo crudo. L'Img si vanta di saper esplorare per conto dei campioni e anche dello sport tutto (le organizzazioni) territori immensi pieni di ricchezze ed anche di soddisfa- zioni; e di avere idee organizzative nuove, dirompenti. Lo sport «à l'ancienne» teme la fine di certi ideali, la commercializzazione spinta dell'evento, del personaggio, persino del gesto. L'alta professionalità e la forte passione sportiva di McCormack e di Marchese, gente che pensa sicuramente anche alla Coppa del Mondo 1994 negli Usa, possono essere una garanzia almeno parziale contro l'americanismo, il senso del business fisiologico degli stessi personaggi. Una bella sfida. Con già un sicuro vincitore di tappa: Roberto Baggio. Gian Paolo Ormezzano Oggi da Boniperti l'inviato statunitense per comunicargli tutti i cambiamenti nella gestione dell'asso bianconero Boniperti (sopra) e Caliendo, l'ex manager dì Baggio sostituito dall'lnternational Management Group il cui rappresentante in Italia è Cino Marchese Dall'alto, Moser e il cestista Radja due firme illustri nel carnet del gruppo statunitense che ora punta sui calciatori Alberto Tomba, il campione dello sci è già tutelato dalla Img Dopo Tomba, Moser e Radja, un altro acquisto che rischia di sconvolgere l'economia calcistica

Luoghi citati: Chicago, Italia, Roma, Torino, Usa, Valenza