Madonna, una sera da Cenerentola

Madonna, una sera da Cenerentola Madonna, una sera da Cenerentola A letto a mezzanotte, delusi ifans in discoteca MILANO DAL NOSTRO INVIATO La tanto strombazzata festa in onore di Madonna non è stata un granché. Lunedì sera la Milano dei rotocalchi si preparava a rabbrividire di piacere, per questo sussulto di mondanità nelle tempeste di Tangentopoli. E davanti alla discoteca Le Cinema, fin dalle 19 sotto un bel temporale, avevano cominciato a radunarsi i giovanissimi fans con giubbotti antipioggia, teste alla Sinéad O'Connor, prevalentemente in nero e con grossi scarponi ai piedi; l'accorrere era proseguito con tanta perseveranza che alle nove, qualche minuto prima che Madonna arrivasse, ci saranno state un migliaio di persone accalcate alle transenne. Come ai bei tempi in cui andava tutto bene: e quando è arrivata Madonna con il suo cappellino di velluto nero floscio, boa e gonna pantaloni verde spento a fiori, apriti cielo. Urla e invocazioni si sono levate alte; solo dal fondo un gruppetto indispettito dal fatto che non facesse cenni di saluto ha scandito insulti: ma tant'è, se la diva ha sentito, avrà pensato che fosse un complimento. Madonna aveva fatto sapere di non volere Vip fra i piedi. L'unico ammesso è stato Leonardo Mondadori, che si aggirava un poco imbarazzato fra le altissime fotomodelle capitanate da Naomi Campbell, grande amica della star. Tutti in balconata: perché nella discoteca ricavata da un vecchio cinema Madonna è stata destinata come ■ da tradizione lassù nel cielo della balconata, con una cerchia ristretta di ospiti. Il che non ha permesso mai alla festa di decollare realmente, vista la mancanza di un centro cruciale di interesse intomo alla pista da ballo e fra i comuni mortali: giornalisti, coppie anziane con l'aria sperduta e le orecchie spaccate dalla musica, un paio di travestiti e alcuni bellissimi fotomodelli in canottiera. Dolce & Gabbana, soavi oltreché geniali creature con l'aria tenera, non hanno lasciato sola un istante, lassù in balconata, quella loro amica cui debbono l'improvvisa notorietà mondiale. Come dice Madonna, sono dei ragazzi genuini ed evidentemente non ancora esperti delle delicate alchimie necessarie perché un party possa riuscire: gl'invitati non erano stati accuratamente scelti e non si mescolavano. E Madonna a un certo punto si è sentita in dovere di muoversi. E' scesa, ha confabulato con il d.j. che aveva portato da New York e si è messa a ballare con la sua amica Naomi, mentre le due enormi guardie del corpo stavano ben ferme e attente alle sue spalle. Qualcuno ha detto al più gros¬ so di quegli omacci: «Hey, sembri Tyson» e lui, senza scomporsi: «Sono più grosso». Gli altri invitati si sono precipitati sulla pista. Ma a guardare, non a ballare: come alla festa del paese quando il sindaco apre le danze. Dopo la cena a cura di El Toulà (verdure alla griglia, salmone, insalatone varie, rigatoni, risotto ai chiodini, torte varie e spumante), il resto dei 700 invitati era atteso per le 23. Finalmente, il popolo pittoresco della notte: qualche faccia divertente, qualche mise inquietante è cominciata ad ap¬ parire. Ma Madonna era tornata a rifugiarsi in balconata e poco prima di mezzanotte, quando ha deciso di tornare al Gallia, stava arrivando Pinina Garavaglia animatrice delle notti milanesi, in patetico bikini di Strass sotto un prudente pesante mantello rosso. Non si sono nemmeno incrociate Alla mezza, Madonna era già in camera: davanti all'ascensore vegliavano i due grossi angeli ne ri. Ieri sera, dopo un'ulteriore giornata dedicata alla promozio ne, la 9tar ha lasciato Milano di retta a Londra. [m. ven.] La rockstar Madonna all'ingresso della discoteca «Le Cinema». Si è trattenuta poco tempo e ha ballato solo per alcuni minuti assieme alle top model, senza mai staccarsi dalle guardie del corpo. Una delusione per i suoi fans

Persone citate: Dolce & Gabbana, Gallia, Leonardo Mondadori, Naomi Campbell, Pinina Garavaglia

Luoghi citati: El Toulà, Londra, Milano, New York