Rissa in Comune a Bologna

Rissa in Comune a Bologna Rissa in Comune a Bologna Lumbard contro Imbeni, arriva la Digos BOLOGNA. La lega Nord ha scatenato la bagarre l'altra sera in Consiglio comunale a Bologna. E' stato necessario l'intervento della Digos e dei carabinieri per ristabilire l'ordine a Palazzo d'Accursio. Una quindicina di leghisti, distintivo all'occhiello e bandiera del carroccio in tasca, si è presentata nello spazio riservato al pubblico per assistere alla seduta del Consiglio. Sembrava una serata tranquilla, una presenza nell'ordine delle cose. Ma la calma è durata ben poco: i leghisti hanno trovato come appiglio la scusa che non riuscivano a sentire le parole del sindaco che parlava, secondo loro, con voce troppo bassa. Così, gli hanno gridato «voce, voce». E Renzo Imbeni, primo cittadino eletto nella lista del pds, dapprima stupito, ha ricordato che per regolamento il pubblico è tenuto ad osservare il silenzio. E' stata la scintilla che ha fatto scatenare un vero e proprio putiferio con urla ed imprecazioni: «Stai zitto tu. Sono gli ultimi mesi». Immediatamente Imbeni ha invitato i vigili a far sgomberare l'aula, ma la tensione è proseguita nei corridoi del palazzo per più di un'ora: il gruppo ha continuato la bagarre in portineria, così sono dovuti intervenire gli uomini della Digos per riportare la calma, fra le urla dei seguaci di Umberto Bossi. «E, non è che l'inizio», hanno minacciato. La lega, dopo il sondaggio pubblicato nei giorni dal settimnale «Panorama», che la darebbe a Bologna al 27 per cento, ha pensato di presentarsi a Palazzo d'Accursio tutti i lunedì. E ha promesso che a partire dalla prossima settimana assisterà ai lavori con una delegazione sempre più nutrita. Altre contestazioni in arrivo. Il bersaglio del movimento? Il sindaco e tutti i consiglieri comunali. [Adnkronos]

Persone citate: Imbeni, Renzo Imbeni, Umberto Bossi

Luoghi citati: Bologna