GERMANIA IL PARADISO PERDUTO di Barbara Spinelli
GERMANIA IL PARADISO PERDUTO LA CRISI DELLA POLITICA GERMANIA IL PARADISO PERDUTO DA quando è caduto il Muro di Berlino, i capi occidentali s'aggirano smarriti attorno alle sue rovine, oscillando tra inerzie e strane nostalgie. L'esistenza dell'inferno rappresentato dal comunismo permetteva all'Occidente di presentarsi come paradiso, acuiva i piaceri di chi lo abitava, conferiva alle sue guide una legittimità supplementare, non sempre connessa al merito. Il male era chiaramente visibile, e di riflesso anche il bene lo diveniva. Era chiaro che c'era un mondo ingiusto e uno giusto, e fra i due mondi esisteva una tensione vivificante come fra terra e cielo, fra immanenza e trascendenza. La tensione era vivificante per chi credeva nella democrazia liberale ma anche per chi, in Occidente, era convinto che il capitalismo fosse il vero inferno, e che l'alternativa fosse misteriosamente custodita a Est. Il comunismo reale in un certo senso ha conservato l'idea di un cosmo, in cui l'uomo non ha ancora perduto Dio. Presunta da Nietzsche, la morte di Dio è stata per così dire velata, rinviata dall'eresia pseudoreligiosa che è stato il comunismo. Grazie ad esso l'Occidente ha ricevuto una fittizia trascendenza. Grazie all'insanabile conflitto di convinzioni la democrazia s'è rafforzata: fin dalle guerre religiose dei Cinque e Seicento è l'esistenza di tale conflitto che rende indispensa bile - e quindi possibile - la na scita della politica, del senso dello Stato, dell'individuo-cit tadino non più mosso solo da passioni particolaristiche ma dal bisogno di escogitare regole di convivenza. La caduta del Muro ha strappato il velo che copriva il mondo descritto da Nietzsche e non a caso è vissuta come svalutazione di tutti i valori. Come se infine la profezia nichilistica di Karamazov si inverasse: Dio è morto, e tutto è permesso Non è solo la Comunità europea a sconnettersi. L'intero Occidente sembra orfano della sua ragion d'essere, è schiacciato da vizi non più dissimulabili: la corruzione, il potere immerita to di mafie politiche come in Italia, la debolezza degli stati Barbara Spinelli CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA
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