Un altro miracolo della Robe di Kappa

Un altro miracolo della Robe di Kappa I torinesi a Livorno vincono per un punto Un altro miracolo della Robe di Kappa LIVORNO DAL NOSTRO INVIATO Un altro miracolo della Robe di Kappa, stavolta nell'anticipo di ieri pomeriggio in casa della Baker (87-88), e primo posto in classifica - seppur probabilmente temporaneo - per i torinesi. La fiaba dei monellacci di Federico Danna è continuata anche a Livorno, quasi un secondo capitolo dopo quello scritto domenica scorsa a Torino: allora la Kappa era riuscita a recuperare 14 punti ai campioni d'Italia, giustiziati poi da Vincent all'ultimo secondo del supplementare; ieri ha saputo rimontare 13 lunghezze alla disperata Baker (sempre più fanalino di coda, a zero punti), firmando un parziale conclusivo di 11 -0 che ha deciso il match. I padroni di casa avevano infatti ancora 7 punti di vantaggio a 2' dalla fine (8477), quando Della Valle ha preso le redini della sua squadra, segnando una bomba, sguinzagliando Vincent e Abbio, siglando infine due volte dalla lunetta. Non a caso sono stati proprio i tre esterni della Kappa a suggellare il blitz torinese. Vincent ancora una volta è partito lancia in resta, facendo ammattire il suo marcatore Gallinari. Quando poi la retroguardia livornese è riuscita a prendergli le misure con una difesa mista e molto adattata, allora è venuto progressivamente fuori Abbio, praticamente incontenibile per chiunque (ben 11 falli subiti). Ma i due ottimi esterni della Kappa probabilmente non sarebbero stati sufficienti se, nel momento decisivo del match, Della Valle non avesse saputo comprendere con grande lucidità la tattica vincente, mentre invece la Baker si smarriva dopo aver perso per falli Richardson e Attruia. La grande vena offensiva del trio Vincent, Abbio, Della Valle (76 punti in tre su 88 complessivi della Kappa) ha così potuto sopperire alla giornata disastrosa dì Melnik, autore soltanto di 2 tiri (sbagliati) nei 20' in cui è stato in campo, incapace di farsi spazio in attacco contro il croato Tabak, umiliato da quest'ultimo anche in difesa. Qualcosa in più ha fatto al suo posto il generoso Silvestrin malgrado fosse condizionato dallo stiramento a una coscia. Livorno ha tuttavia catturato 9 rimbalzi più dei torinesi (40 contro 31), sottolineando an¬ cora una volta le carenze della Kappa sotto le plance. La partita era iniziata con quasi un quarto d'ora di ritardo per alcuni problemi'con un tabellone. La Kappa pasticciava troppo in attacco e subiva le incursioni di Sbaragli. Vincent prendeva però le misure a Gallinari e portava avanti Torino (911 all'8'). Usciva Melnik per Silvestrin, Abbio si dimostrava esplosivo ma poco lucido nelle entrate, mentre il vecchio Richardson - al contrario - aveva buone iniziative ma gambe molli. L'equilibrio si manteneva fino al 23', quando la Baker otteneva un break di 11-0 464-51 al 30') grazie soprattuto a Bon. Ma Vincent, Abbio e Della Valle non ci stavano: controbreak (2-16) e Kappa di nuovo avanti (66-67 al 33'), prima dell'ultimo colpo di coda livornese, merito soprattutto di Tabak (79-72 al 37'). Poi l'epilogo già raccontato, che mandava su tutte le furie gli ultras della Baker: duramente contestato il presidente Querci. I tifosi livornesi gli imputano in sostanza di aver assemblato una squadra vecchia, con un solo lungo sotto canestro (Tabak) e imperniata su una ex stella della Nba (Richardson) che non riesce a non tradire sul campo la sua carta d'identità (37 anni). E proprio l'ex professionista americano potrebbe essere tagliato in settimana e pagare così per tutti: ma anche l'arrivo di un altro lungo straniero ben difficilmente basterà a risolvere i tanti problemi del coach toscano Dado Lombardi. Giorgio Vìberti I cestisti di Danna firmano nel finale contro la Baker un parziale di 11-0 Contestato Querci presidente toscano Il coach toscano Lombardi (a sin.); a destra Abbio: con I suol 26 punti è stato il miglior realizzatore della Robe contro la Baker

Luoghi citati: Italia, Livorno, Torino