Radio parrocchia non s'arrende

Radio parrocchia non s'arrende Zittite dal decreto Mammì del 24 agosto, quattro emittenti nella diocesi di Ivrea sperano di riaprire Radio parrocchia non s'arrende «Se ci aiuta la Provvidenza, trasmetteremo ancora» E' il 24 agosto. Sui 102.8 mhz, trasmettono solo musica straniera. La gente di Chivasso per un po' smanetta, cercando di capire se la radio parrocchiale della frazione Castelrosso abbia cambiato frequenza. Poi, qualcuno acchiappa il telefono -e chiama il parroco Nicolino Averono, speaker dell'emittente. Che succede, don Nicolino? E lui, pacato: ((Abbiamo sospeso le trasmissioni perché la legge Mammì ci imponeva condizioni impossibili. Per noi parroci è impensabile gestire emittenti almeno otto ore il giorno, di cui quattro autoprodotte». Dal 24 agosto scorso «Radio la mia parrocchia» ha taciuto. Don Averono, prete manager che nella sua frazione ha creato una scuola professionale che sforna ogni anno centinaia di studenti, ha dovuto arrendersi. Spiega adesso: «Siamo nati nel 1977. Eravamo una delle prime radio parrocchiali della provincia. Per me come per altri parroci era uno strumento per evangelizzare e diffondere la parola di Dio». Nella sacrestia della chiesa di Santa Maria Assunta c'è lo studio di trasmissione. Un piccolo mixer, due registratori portatili e una gran quantità di cassette sono la dotazione. «Trasmettevamo la messa, un notiziario zonale, cassette a carattere religioso e un po'di musica, naturalmente sacra» racconta don Averono. Ma «Radio la mia parrocchia» non è ancora morta. L'antenna di trasmissione in cima al campanile non è stata smontata: «Non si sa mai, forse riusciremo a ripartire». E come don Nicolino la pensano anche gli altri parroci, fondatori di radio parrocchiali, piegati dalla nuova legge sull'emittenza. Nella sola diocesi di Ivrea ce n'erano quattro. Radio Casablanca e Radio Madonnina di Verolengo, Radio Parrocchia di Pavone e Radio Momba- rane di Montalto Dora: tutte con l'antenna sul campanile, tutte nate negli Anni 80, per volere di sacerdoti dinamici, ispirati da don Averono. Nel resto della provincia la situazione non è diversa. «Radio Nichelino Comunità», che trasmetteva dalla chiesa di Santa Brigida, ha sospeso i programmi. Il parroco, don Joe Galea, è sfiduciato: «Se non ci aiuta la Provvidenza spariremo». Per don Galea, come per gli altri parroci, molti dei quali non hanno nemmeno presentato la domanda di concessione, i problemi sono di carattere finanziario: «Bisogna fare investimenti, servono troppi soldi per una parrocchia». Funzionano a pieno ritmo, invece, Susa Onda Radio, gestita da don Walter Mori, e radio Beckwith di Torre Pellice. La prima, pur essendo di ispirazione cattolica, è riuscita a darsi una struttura propria e staccarsi dalla chiesa. La seconda è di ispirazione valdese, e trasmette culto, notiziari e musica 24 ore su 24. Con le antenne sui campanili I parroci: «Le nostre frequenze, strumento utile» Don Nicolino Averono, prete speaker a frazione Castelrosso di Chivasso: «Siamo nati nel 1977»

Persone citate: Averono, Beckwith, Galea, Joe Galea, Mammì, Nicolino Averono, Walter Mori

Luoghi citati: Chivasso, Ivrea, Montalto Dora, Pavone, Susa, Torre Pellice, Verolengo