Un «giallo» di Roberto Beccantini

Un «giallo» Un «giallo» Quei 4 stranieri nello Stoccarda GINEVRA DAL NOSTRO INVIATO Il rito del sorteggio relativo al secondo turno delle coppe europee (21 ottobre-4 novembre), in programma oggi all'hotel Noga Hilton di Ginevra (ore 12), è stato scosso da un caso clamoroso. Qualificatosi sul campo a spese del Leeds United, lo Stoccarda rischia l'eliminazione a tavolino dalla Coppa dei Campioni. E questo per aver schierato - mercoledì sera, nel retour-match dei sedicesimi - quattro giocatori «non eleggibili»; in parole povere, quattro stranieri. Uno in più di quanti ne consente di iscrivere, a partire dall'attuale stagione, il regolamento Uefa. Vincitore per 3-0 all'andata, lo Stoccarda ha perso 4-1 a Leeds e si è, dunque, qualificato per il rotto della cuffia: grazie, cioè, al valore doppio che, a parità di reti, assume il gol segnato (da Buck) in trasferta. Senonché, proprio mercoledì, i tedeschi hanno allineato nella formazione base Dubajic, serbo, e Sverrisson, islandese. Non paghi, hanno fatto entrare lo svizzero Knup al 76', al posto di Walter, e l'altro serbo Simanic, due minuti più tardi, al posto di Gaudino. La commissione disciplinare dell'Uefa (presidente, Alberto Barbe) deciderà stamani, prima del sorteggio, o al più tardi domani. In assenza di precedenti, il verdetto «farà» giurisprudenza. Tre le strade praticabili: l'esclusione dello Stoccarda; la sconfitta a tavolino per 3-0, l'equivalente del 2-0 italiano, cosa che, abbinata allo 0-3 del Neckarstadion, porterebbe a uno spareggio in campo neutro; la ripetizione della partita e una salatissima multa alla società tedesca. La quale, resasi conto della gaffe, ha provveduto ad autodenunciarsi, spiegando così l'errore: abbiamo preso per buono il vecchio regolamento, quello in vigore sino alla stagione 199192 e che, nelle coppe europee, consentiva l'impiego, appunto, di quattro stranieri. Esempio classico, il Barcellona di Johan Cruyff con Stoichkov, M. Laudrup, B. Koeman e Bi. Witschge. Ci mancava solo questa. Gli stranieri continuano a imperversare, su tutti i fronti. A proposito: non è vero che Matarrese ha telefonato, infuriato, a Blatter, intimandogli di farsi i fatti suoi e di non perorare formule, tipo il «tre più uno», che lo costringono a riesumare il più scottante dei dossier che ha sul tavolo. Sì, la telefonata c'è stata: ma di pura cortesia, e Matarrese, al di là delle circolari diramate, era un «agnellino», e non ha mai alzato la voce, come giurano i collaboratori del colonnello. Tornando alle coppe, tutte le squadre italiane sono teste di serie. Esclusi, in Coppa Uefa, derby nazionali. Il Milan, fra i Campioni, può pescare la Dinamo Bucarest (se resta lo Stoccarda) oppure il Leeds, i Bangers di Mark Hateley, il Cska Mosca, l'Ifk Goteborg, l'Austria Vienna, il Sion, l'Aek Atene e lo Slovan Bratislava. Nelle Coppe, fra i rivali più temibili del Parma, spiccano Anversa e Spartak Mosca. Liverpool e Atletico ancora no, sono anch'esse teste di serie. Roberto Beccantini