Caan accorre in aiuto del Padrino

Caan accorre in aiuto del Padrino Dopo Rourke-Gotti altro intreccio Hollywood-Cosa Nostra. L'attore offre la sua villa per la cauzione Caan accorre in aiuto del Padrino Testimonierà per un amico accusato di mafia LOS ANGELES. Ancora il mondo del cinema americano che viene coinvolto in processi di mafia. Dopo il caso di Mickey Rourke, che aveva preso le parti del «padrino» John Gotti durante il processo del marzo scorso (in cui Gotti è stato condannato), ora è James Caan che accorre in aiuto di un personaggio sospettato di essere un boss della mafia. Caan, che recitò la parte del mafioso Sonny Corleone nel film «Il Padrino», testimonierà a favore di Ronald Lorenzo. Caan, in una dichiarazione diffusa dal suo agente, ha definito l'accusato «il mio migliore amico». «Non so di nessuno dei crimini che quest'uomo avrebbe commesso. Se avesse commesso qualche crimine non sarebbe mio amico», ha detto l'attore. Ma secondo i giudici federali, Lorenzo sarebbe un capo della famiglia mafiosa newyorchese dei Bonanno. E' stato incriminato in due processi federali per traffico di droga, il primo dei quali è iniziato l'altro ieri, e in un altro processo locale nel quale è accusato di essere il principale responsabile di una serie di furti e rapimenti nella San Fernando Valley, a Los Angeles. Lorenzo è attualmente detenuto, e per ottenere la libertà provvisoria dovrebbe versare una caur.ione di 500 mila dollari per le accuse federali e 2 milioni di dollari per le accuse del tribunale di Los Angeles. Per quest'ultima accusa la pena potrebbe essere l'ergastolo. Caan ha già offerto la sua villa, che vale diversi milioni di dollari, come garanzia per le cauzioni: la villa si trova a Bei-Air, in California, nella stessa zona in cui venne uccisa l'attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski, assieme ad altri amici, dalla setta demoniaca di Charles Manson. Non è la prima volta che Ja¬ mes Caan, nato nel Bronx e cresciuto a Queens, viene coinvolto in amicizie con elementi sospettati di mafia. Il suo nome è stato fatto da un «pentito» Philip Leonetti, detto «Crazy Phil», che dopo aver confessato dieci omicidi ha iniziato a collaborare con la polizia. Leonetti descrisse il sodalizio tra Caan e Antony Acceturo, al di là dell'Hudson che separa New York dal New Jersey. In quell'occasione Leonetti aprì uno squarcio sui rapporti tra il mondo dello spettacolo e la malavita organizzata. Raccontò dei rapporti di Frank Sinatra con Sam Giancana e poi con il suo successore Louis «loui Dome» Pacella. Parlò del legame tra il cantante Julio Iglesias e Paul Castellano (per il cui omicidio è stato condannato proprio John Gotti). Tirò in ballo Robert De Niro, ricostruendo la corte che fece al boss di Filadelfia Nicodemo «Nichino» Scarfo agli inizi della carriera. James Caan, dopo una carriera sui palcoscenici di Broadway e in tv, è approdato al cinema nel 1964. Nel 1972 fu candidato all'Oscar per la sua interpretazione di Sonny Corleone nel «Padrino» e al premio Emmy per il ruolo del giocatore di football Brian Piccolo in «La canzone di Brian». Tra le sue partecipazioni: quella a «Funny Lady», «Appuntamento con una ragazza che si sente sola», «L'ultima follia di Mei Brooks», «Rollerball», «Un altro uomo, un'altra donna», «Arriva un cavaliere libero e selvaggio». Debuttò nella regia con «Li troverò a ogni costo». [p. q.J L'attore americano James Caan (a destra) assieme a Marion Brando in una scena del film di Coppola «Il Padrino», tratto da un romanzo di Mario Puzo

Luoghi citati: California, Filadelfia, Los Angeles, New Jersey, New York