Parigi, corsi zen per disoccupati di Aldo Cazzullo

Parigi, corsi zen per disoccupati FRANCIA Chi non ha lavoro può dedicarsi a Stendhal come alla ginnastica taoista Parigi, corsi zen per disoccupati Materie incredibili nel programma governativo PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Sei operaio saldatore e non trovi lavoro? Non ti preoccupare, il governo francese può migliorare la tua professionalità. Andrai a scuola di filosofia zen e iperventilazione. Cosa vorresti fare? Il contabile? Ecco il corso che fa per te: «l'influenza della Weltanschauung di Stendhal sul romanticismo francese». Se questi sono i rimedi dei ministri di Mitterrand per combattere la disoccupazione, la sorte del governo francese è davvero segnata. Eppure a molti degli 800 mila senza lavoro «cronici» vengono davvero insegnati i segreti dell'energetica cinese, delle congiunzioni astrali, dello strutturalismo. Il settimanale L'Evénement du Jeudi racconta il caso esemplare di Corinne, una ragazza «psicologicamente fragile», senza un impiego, con una figlia di dieci anni. Fino a quando un giorno la chiama Ève Kristensen, la responsabile del piano di reinserimento del governo. La manda in «classe», assieme a alcolisti, ex drogati, analfabeti. Obbiettivo del corso: reinserirsi nella società e nel mondo del lavoro. Primo argomento, i rapporti tra Stendhal e Gerard de Nerval. Poi comincia lo stage di «bioenergia e rinascita mentale»: sei ore al giorno, per nove mesi. «Come una gestazione - dicevano gli esperti del governo -. Ne uscirete rinati». Docente Patrick Levadoux, che disserta con aspiranti meccanici di yin e yang, conduce futuri tassisti nei meandri del ciclo «ko», della filosofia tibetana, delle fasi lunari. Poi, ultimo passo, le tecniche di iperventilazione. Tutto a spese dei contribuenti. Ma tante astrusità nel formare i lavoratori sembrano quasi giustificate dalle richieste delle aziende francesi. I selezionatori del personale non sono da meno degli orientalisti del ministero. Le Nouvel Observateur cita alcuni quiz a cui vengono sottoposti aspiranti impiegati, funzionari, giornalisti. Arrivano preparatissimi su attualità e economia, esibiscono diplomi e corsi di lingue all'estero, e si sentono chiedere: «Raggiungete facilmente l'orgasmo? Riuscite a soddisfare il vostro partner? Avete problemi di incontinenza?». Sono alcune delle 450 domande del «test della personalità» che una nota società commerciale di Parigi impone ai suoi futuri dipendenti. «Ma non è un caso limite, quasi tutte le banche chiedono informazioni sulla vita sessuale dei candidati - spiega Antoine Kamphuis, cacciatore di teste -. Se è per questo, conosco un capitano d'industria che scarta chi appartiene a un segno zodiacale incompatibile con il suo». . » Aldo Cazzullo

Persone citate: Antoine Kamphuis, Gerard De Nerval, Kristensen, Mitterrand, Nouvel

Luoghi citati: Francia, Parigi, Stendhal