Bimbo di 6 giorni in pasto al cane, disturbava di Franco Pantarelli

Bimbo di 6 giorni in pasto al cane, disturbava Un processo fa inorridire New York: l'assassino commosso solo per la sorte del suo pastore tedesco Bimbo di 6 giorni in pasto al cane, disturbava 77padre, svegliato nella notte, lo uccide gettandolo a terra NEW YORK NOSTRO SERVIZIO E' cominciato il processo, e la cronaca di New York si trova a parlare di nuovo di un fatto che tutti vorrebbero dimenticare: un bambino di sei giorni che fa pipì addosso al padre, lui che si arrabbia e lo scaraventa a terra, il piccolo che muore sul colpo e il suo corpo fatto mangiare dal cane, un pastore tedesco di 40 chili. Sarà la stessa madre del bimbo, Linda Boyce, a raccontare tutto, ha detto alla prima udienza il pubblico accusatore Daniel Sullivan, che di fronte ai volti atterriti di giuria e pubblico ha ricostruito questa spaventosa vicenda di due anni fa. Linda non aveva denunciato subito il suo compagno, Jason Radtke di 21 anni, col quale viveva in un appartamento del Queens, perché temeva che la sua rabbia si potesse scatenare su di lei e su un'altra sua bambina che allora aveva un anno, nata da un precedente, fallito matrimonio. Ma quando le responsabilità di Jason furono accertate dalla polizia e lui, messo alle strette, confessò, lei si unì all'accusa spiegando in tutti i dettagli la preparazione dell'alibi. Quella notte il piccolo, cui non era ancora stato imposto un nome, si svegliò e cominciò a piangere. Jason si alzò dal letto, lo prese in braccio cercando di calmarlo, ma il bimbo gli «bagnò» il pigiama. L'irritazione con cui si era alzato dal letto si trasformò in furia e il bimbo fu sbattuto sul pavimento. Morto. Che fare? Come in una sequenza allucinante di un film dell'orrore, Jason fa a pezzi il corpicino con un coltello, poi chiama «Apoll», il cane che lui ama molto, e glieli fa mangiare. Quindi pulisce le tracce di sangue sul pavimento, chiama la polizia, dice che il bimbe- è scomparso dalla sua culla e che il suo sospetto è che sia stato mangiato dal cane. L'animale viene radiografato e in effetti nel suo stomaco vengono individuati i resti del corpo del neonato. Gli inquirenti, messi in sospetto dal racconto di Jason, decidono di uccidere la bestia per sottoporla ad autopsia e recuperare le parti del piccolo. Jason è sconvolto. Il suo addio ad «Apoll» - raccontano gli agenti - è lungo ed appassionato. L'autopsia dimostra che il corpo del bambino non è stato smembrato dai morsi del cane, ma tagliato da un coltello. A quel punto Linda racconta tutto, e anche Jason crolla e confessa. Ora è lì, davanti ai giurati sconvolti (nella prima udienza molti di loro sembravano cedere da un momento all'altro), a rispondere del suo operato. Il suo avvocato, Joseph De Felice, ha esortato a «non reagire emotivamente». Il suo cliente, sostiene, dimostrerà senza alcun dubbio che le cose andarono ben diversamente, che la sua confessione gli fu estorta e che l'autopsia del cane fu «manipolata». Franco Pantarelli

Persone citate: Boyce, Daniel Sullivan, Jason Radtke, Joseph De Felice

Luoghi citati: New York