La Gialappa's del lunedì arruola Gnocchi e Teocoli

La Gialappa's del lunedì arruola Gnocchi e Teocoli Il trio conquista la prima serata su Italia 1 La Gialappa's del lunedì arruola Gnocchi e Teocoli MILANO. La Gialappa's Band raddoppia. Dopo «Mai dire gol» in edizione mini, 15 minuti la domenica sera dedicata agli episodi più curiosi delle partite, ecco arrivare, da lunedì prossimo, l'edizione-large: un'ora in prima serata: dalle 20,30 alle 21,30, sempre su Italia 1. Un «quasi rotocalco», escluse le pause del campionato, in cui i ragazzi terribili della Gialappa's (Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto) saranno affiancati, o meglio boicottati come da titoli di testa, da Gene Gnocchi e Teo Teocoli, reduci dal successo di «Scherzi a parte», il programma-rivelazione della passata stagione tv. «La trasmissione sarà molto triste, non possiamo fare altrimenti perché sarebbe impossibile battere in comicità il "Processo del lunedì" che può contare su due mostri sacri del comico come Aldo Biscardi e Maurizio Mosca» esordiscono quelli della Gialappa's in tono demenziale, in linea con il programma, che sfida l'istituzione calcistica di Raitre. Gherarducci, Santin e Taranto, caso più unico che raro di resistenza alla tentazione di mettere la propria faccia sul video, saranno presenti solo «in voce», come è sempre avvenuto nel «Mai dire gol» domenicale. In video andranno Teocoli e Gene Gnocchi: da una specie di sotterraneo si intrometteranno nella trasmissione. Sono loro le novità del «Mai dire gol» del lunedì, insieme a Riccardo Pangallo che doppiere, a modo suo e con accento toscano, le interviste del dopopartita. Teocoli riproporrà il personaggio del tifoso Peo Pericoli e alimenterà il mito del suo idolo, il centravanti d'oltremanica John Fasciano, invano insidiato dal neo-parmigiano Asprilla («Ma lo sto tenendo d'occhio»). Gnocchi - che, oltre a una laurea in legge, ha trascorsi autentici da calciatore - sta studiando il modo per prendere in giro il calcio «che comunque è la metafora della vita: si vince, si pareggia e si perde come ogni giorno. E in fondo la vita non comincia molto diversamente da un lancio della monetina per scegliere il campo. Puoi nascere ricco o figlio di minatore». Gnocchi dice di aver pensato, fra i temi da sviluppare, alla «tratta delle mascotte» delle squadre o a un'indagine sui dipendenti di Berlusconi, «tutti stranieri parcheggiati perché non è riuscito a farli giocare». Nella trasmissione ci sarà spazio agli stranieri «scarsi» venuti in Italia e poi spariti, alle classifiche del «pippero» (il peggior giocatore) e del «gollonzo», il gol più idiota della settimana, ormai un piccolo classico. L'impaginazione grafica sarà di Enzo Lunari, scandita dalle vignette con il personaggio del vecchietto eritreo Cazzulati. La sigla d'apertura, «Gol», è del gruppo italiano di rock demenziale Elio e le Storie Tese e avrà come protagonista una strana specie di tifoso, l'hooligano Attila. [s. n.] I ragazzi terribili della Gialappa's (Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto) raddoppiano. Dopo «Mai dire gol» in edizione mini, 15 minuti la domenica sera, ecco arrivare da lunedì l'edizione large: un'ora in prima serata sempre su Italia I

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