«La fabbrica non mi vuole in minigonna»

«La fabbrica non mi vuole in minigonna» Sesto San Giovanni «La fabbrica non mi vuole in minigonna» SESTO SAN GIOVANNI. Discriminazione contro le donne in minigonna e schedatura dei dipendenti. Sono le accuse della Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti all'Ansaldo di Sesto San Giovanni. La dirigenza di Genova smentisce. Una ragazza, Luigia G., 23 anni, impiegata, che deve spesso scendere nei reparti, sarebbe stata invitata dal suo capo, Alvaro Ossili, a non mettere la minigonna, «perché crea problemi a me e agli altri». La ragazza si è rivolta al sindacato. «La lavoratrice - dice Francesco Casarolli, dell'Flmu - è stata spostata di scrivania e privata del telefono». Il secondo episodio: «Una società, la Booz Alien, ha fatto un'indagine sui dipendenti - dice il sindacalista - ma non per un profilo professionale. Per ognuno ha segnalato partito simpatizzante, appartenenze ai sindacati, lavori precedenti. Tutto in gran segreto». «Ci accusano di aver commesso un reato - dicono i dirigenti dell'Ansaldo , ma siamo tranquilli e ognuno si assumerà le proprie responsabilità nelle giuste sedi», [s. d. t.]

Persone citate: Alien, Alvaro Ossili, Francesco Casarolli

Luoghi citati: Genova, Sesto San Giovanni