Neonata salvata dai cacciatori

Neonata salvata dai cacciatori Nel Cuneese, l'avevano abbandonata in una strada di campagna Neonata salvata dai cacciatori La madre è stata vista fuggire in auto CHERASCO. Una neonata è stata abbandonata ieri verso mezzogiorno in una strada di campagna lungo il torrente Stura di Demonte: soccorsa da due cacciatori, è stata portata all'ospedale di Bra, dove si sta riprendendo dal grave choc subito durante e dopo il parto. Secondo la testimonianza dei cacciatori Michele Brandino, di Bra, via Piumati 82, e Vittorio Abrate, abitante in frazione San Bartolomeo di Cherasco -, la bimba sarebbe stata scaricata da una R4 bianca targata Cuneo. L'abbigliamento sommario della donna e il materiale organico trovato accanto al corpicino nudo, avvolto in una borsa di plastica, fanno pensare che il parto fosse avvenuto un'ora, al massimo due, prima dell'abbandono. Il posto dov'è stata lasciata la piccola (pesa quasi 3 chili e mezzo, è sana e bella) è in aperta campagna, tra Cherasco e Cervere, ed è frequentato quasi esclusivamente, specie in questa stagione, da cercatori di funghi e cacciatori. E' stata per l'appunto una coppia di «doppiette» a individuare e a salvare la bimba. «Sulla scia dei cani, stavamo inseguendo una lepre - hanno raccontato i due cacciatori -, quando la nostra attenzione è stata attirata da una Renault bianca ferma nei pressi della strada che dal ponte della provinciale Bra-Cherasco porta al fiume. Abbiamo pensato a colleghi di caccia, ma giunti più vicino abbiamo notato accanto all'auto una donna molto poco vestita, che appena ci ha avvistati si è messa al volante ed è partita a tutta velocità. Insospettiti, abbiamo raggiunto il punto dove l'R4 si era fermata e a terra, coperto di sangue e di frammenti di placenta, abbiamo trovato il corpo di una neonata». Abrate e Brandino avvolgono il «fagottino» in una giacca, corrono all'auto e si dirigono all'ufficio della polizia municipale di Cherasco. I vigili avvertono il medico Enzo Marengo, che dopo un rapido accertamento delle con¬ dizioni della piccola ne consiglia il trasporto in ospedale. Al pronto soccorso del «Santo Spirito» di Bra è di turno un pediatra, l'aiuto della divisione Albetto Serra, che visita la bimba. «La temperatura era bassissima, a 33 gradi, per effetto del trauma subito in un parto avvenuto in condizioni molto precarie - ricorda il medico -. La neonata aveva ecchimosi, ematomi ed escoriazioni un po' in tutto il corpo e tracce di un'assistenza al travaglio sicuramente inesperta: basti dire che il cordone ombelicale non era stato neppure reciso con un paio di forbici, ma strappato malamente. Per il resto però la bimba era ed è sana e robusta: pesa 3 chili 450 grammi e ha dato segni quasi immediati di ripresa». Un caso analogo nel Viterbese, dove il cadavere di un neonato è stato trovato ieri in una campagna nei pressi di Civitacastellana. Grazia Novellini Il parto 2 ore prima La piccola avvolta in una busta di plastica Caso simile a Viterbo ma la bimba è morta

Persone citate: Abrate, Brandino, Enzo Marengo, Grazia Novellini, Michele Brandino, Vittorio Abrate