SOMMEILLER

SOMMEILLER di \cuola fmmhmmmmmwm SOMMEILLER «Gipo? Uno scavezzacollo in giro in collina per ciliegie» La rubrica è aperta a chiunque voglia inviare una vecchia fato di scuola. L'indirizzo è «Compagni di scucila» - Torino Sette, La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino. ANNO scolastico 1949-50 all'istituto per ragionieri Sommeiller, ospite nel vecchio casermone di via Figlie dei Militari, con grandi aule, banchi monumentali, corridoi rimbombanti. Nella foto della IF che pubblichiamo, mandataci da Mario Gastaldi, del 1935, Lungo Dora Voghera 124/C, c'è un personaggio noto: Gipo Farassino, il seconda in alto a partire da sinistra. Scavezzacollo, «sempre in giro a far "maròda" di ciliegie in collina, e con poca voglia di studiare», racconta Gastaldi che oggi è un ragioniere in pensione dopo aver lavorato 36 anni al Credito Italiano. Di quella classe ricorda («Gipo dopo la prima non l'ho più visto»), solo alcuni compagni, come Perno, Gilardi, Ugazio che poi è andato a fare il tranviere, Bossone «che poi ho trovato in banca con me». «Ricordo di più altri in seconda e in terza come Lilli Cortese che fumava la pipa in classe e poi ha sposato la figlia di Nuccio Bertone, la Maria Valabrega. C'erano anche brave insegnanti come la professoressa d'italiano Urbinati e la Lucchetti di ragioneria e computisteria, ormai scomparse tutte e due. La Lucchetti aveva scritto testi autorevoli della sua materia, e una delle ultime volte che sono andato a trovarla a casa sua, in corso Francia mi ha detto "Caro Gastaldi, il suo diploma vale quasi una laurea di oggi". E infatti le basi imparate a scuola mi sono servite sul lavoro; non così per mia figlia, che adesso a 25 anni, ragioniera anche lei, che ha fatto invece fatica quando è entrata in ufficio. E combinazione lei è an- data a scuola nella stessa sede di via Figlie dei Militari dove sono andato io il primo anno, solo che adesso la scuola si chiama "X Istituto Vera e Libera Arduino". Allora abitavo in via Cosmo, alla Gran Madre, e andavo a scuola a piedi; dopo che l'istituto era tornato nella sede di corso Sommeiller, prendevo il 16, credo l'unico tram di Torino che ha mantenuto lo stesso numero e lo stesso tragitto di allora. Ma se avevo bisogno di qualche soldo andavo a piedi, per risparmiare il biglietto che mi sembra costava venti lire. Allora Borgo Po era come un paese, ben amalgamato con ricchi e poveri insieme. Abitavo nella stessa casa di Giuseppina Leone, che fu campionessa italiana dei cento piani, e andò alle Olimpiadi di Roma e Melbourne. Avevamo fatto le elementari insieme. E davanti a casa mia stava Marcello Pagani che era allenatore della squadra italiana d'atletica negli Anni 60 e poi è diventato segretario regionale della de. Pensi che ancora oggi ogni anno, si fa una cena alla Rotonda del Valentino degli Amici di Borgo Po, e ogni volta siamo 100, 200 persone». Il preside del Sommeiller prof. Osvaldo Macchia che dovrebbe avere oggi più di 90 anni, abitava e abita tutt'ora, in via Lodovica 11, e fino all'anno scorso, si vedeva tutti i giorni, estate e inverno, in giacchetta fare la sua passeggiata dalla Gran Madre in via Po, piazza Castello e ritorno, con passo marziale. «Severo come a scuola, dove se sgarravi c'era subito una sospensione. I vecchi compagni li ho persi di vista quasi tutti. Ci siamo trovati ancora a fare qualche cena, dopo il diploma, poi ci siamo persi di vista; sa com'è, il lavoro, la famiglia, la carriera». Renato Scagliola

Luoghi citati: Borgo Po, Melbourne, Roma, Torino