Una famiglia in biblioteca

Una famiglia in biblioteca Una famiglia in biblioteca Sgombero per pericolo di crollo Givoletto la ospita in municipio «Sgombero forzato, la casa è pericolante». Ci sono voluti i carabinieri, ieri mattina, per far uscire di casa Vito Giustra, operaio di 28 anni, con la moglie Maria e due figli, uno di sette anni, l'altro di due mesi e mezzo. Da ieri, provvisoriamente, i quattro abitano nella biblioteca di Givoletto. Tutto comincia nel febbraio scorso: «Mi sono dato la zappa sui piedi da solo - dice Vito Giustra -. Dopo infinite richieste al padrone di casa di ristrutturare l'alloggio, mi sono deciso a chiamare i vigili del fuoco temendo un crollo». L'alloggio, in via Forvilla 63, è di proprietà di Enzo e Angela Gariffo, di Druento: due camere e un bagno, da quattro anni affittati a 170 mila lire al mese. «Il soffitto stava crollando - dice Giustra - avevo paura per i miei figli». Dopo il sopralluogo dei vi¬ gili, arriva subito l'ordine di evacuazione dell'alloggio e per la famiglia cominciano i guai: «Guadagno un milione e duecentomila lire al mese - dice l'operaio -. Ho trovato affitti a partire da 600 mila». A Givoletto non ci sono alloggi di edilizia popolare: «Qui sono tutte villette - dice il sindaco Michele Catalano -. Case mono o bifarniliari abitate per lo più dai proprietari. Ho cercato di sistemare questa famiglia in altri Comuni, ma non ho trovato nulla per loro: per avere un alloggio dovrebbero risiedere nel Comune in cui si presenta la domanda ed essere inseriti nella graduatoria degli sfrattati». Dopo tre proroghe, ieri mattina l'ufficiale giudiziario ha ordinato lo sgombero forzato, ma Giustra si è barricato in casa. Ha ceduto dopo l'arrivo dei carabinieri di Pianezza: «Se non usci¬ vo, mi arrestavano per resistenza a pubblico ufficiale», egli ha detto. A Givoletto non ci sono alberghi e la famiglia è stata sistemata nella stanza attigua alla Biblioteca, sede dell'Avis e dell'Associazione Alpini. «Non c'è il fornello, né una vasca da bagno o una doccia. Ho sempre pagato l'affitto, non meritavo di finire umiliato in questo modo». E i proprietari della casa di via Forvilla? Non potevano ristrutturare l'alloggio? «Per rimetterlo in ordine - dice Enzo Gariffo - servirebbero almeno 50 milioni, che non ho: è una casa di 100 anni fa, e le strutture non hanno cemento, solo mattoni e putrelle di legno. Pensavo, prima o poi, di fare qualche lavoretto, ma il mio inquilino ha bruciato i tempi, chiamando i vigili del fuoco senza neanche avvisarmi. E' stato lui a mettersi nei pasticci».

Persone citate: Angela Gariffo, Enzo Gariffo, Giustra, Michele Catalano, Vito Giustra

Luoghi citati: Druento, Givoletto, Pianezza