Storia è bello ma per hobby

Storia è bello ma per hobby Successo del nuovo corso di laurea Storia è bello ma per hobby Da lunedì sono aperte le iscrizioni e già in più di ottanta hanno richiesto i moduli in segreteria. Il corso di laurea in Storia, che parte all'Università di Torino, seppure messo in ombra dalla «star» Scienze della Comunicazione, riscuote entusiasmo. Le «vere» matricole però sono poche, almeno per ora. Gli interessati sono in maggioranza laureati che puntano a un secondo diploma, persone che vogliono migliorare la propria cultura senza fini di lavoro, pensionati. Ma che cosa ci si aspetti da ernesto corso, non si capisce bene. Rispetto al passato sparisce l'indirizzo storico a Lettere, e i professori passano «tout court» sotto la nuova egida: ma dal punto di vista di uno sbocco professionale non cambierà nulla. Anzi. Essendo più specializzato, il corso ridurrà casomai le occasioni, perlomeno nel campo dell'insegnamento. «Il mercato della scuola, anche per i laureati in Lettere, non c'è più: gli studenti devono metterselo in testa - dice Adriana Lay, docente di Storia del movimento operaio e sindacale - Le vie ormai sono gli assessorati, le intendenze, e perché no, la banca. Tanti miei ragazzi dopo la laurea li incontro agli sportelli». «Il fatto è - spiega Sergio Roda, di Storia Romana - che questo corso era stato pensato in vista di una riforma della scuola secondaria che non è mai avvenuta. Si voleva creare un professore di storia slegato dalle lettere e dalla filosofia, una figura finalmente ben definita. A che serve allora il corso? Gli studenti che lo scelgono avranno un curriculum organizzato meglio. Lavoreranno come ricercatori, negli archivi, in biblioteca, con una preparazione scientificamente più corretta». I laureati in Lettere (anche con mdirizzo storico) potranno iscriversi per una seconda laurea. Lo dice Giuseppe Ricuperati, di Storia moderna: «Credo di sì, almeno, perché il corso di studi è diverso. Certo molti esami sono gli stessi e saranno passati per buoni: il momento non è felice, e il corso nasce a "costo zero", con le discipline già presenti in facoltà. L'organizzazione però è assai differente». «Storia» durerà quattro anni. Dopo un biennio comune, c'è quello di specializzazione, a quattro indirizzi: antico, medievale, moderno e contemporaneo. Gli insegnamenti rimangono più o meno invariati. Qualche novità è prevista (come Storia dell'agricoltura, Storia della storiografia, Storia sociale, Storia del Piemonte nell'età moderna), ma non tutti gli esami partiranno quest'anno. Il «costo 0» non è un'opinione. Cristina Caccia Da lunedì sono aperte le iscrizioni al nuovo corso di laurea in Storia I più interessati sono i laureati che cercano un secondo diploma e le persone che vogliono migliorare la propria cultura

Persone citate: Adriana Lay, Cristina Caccia, Giuseppe Ricuperati, Sergio Roda

Luoghi citati: Piemonte