Cgil: «Sciopero generale»

Cgil: «Sciopero generale» Trentin, ma la protesta potrà riuscire soltanto se unitaria Cgil: «Sciopero generale» Sull '«iniziativa separata» si spacca anche la minoranza di Bertinotti Gli autonomi scatenano una pioggia di astensioni nel settore pubblico ROMA. Forse non si farà lo sciopero generale che ieri la Cgil ha formalmente proposto a Cisl e Uil. Le segreterie delle tre confederazioni ne discuteranno oggi in una riunione unitaria, ma sembra che prevarrà l'orientamento di non prendere decisioni affrettate in attesa che si concretino i ritocchi promessi dal presidente del Consiglio Amato su aspetti non secondari della manovra economica. D'altra parte Trentin, pur sottolineando la necessità di alzare il tiro contro il governo, ha escluso la possibilità di una scelta unilaterale della confederazione. «Fin dall'inizio - ha precisato il leader della Cgil - non abbiamo considerato l'ipotesi di una iniziativa separata che, oltre a creare una grave divaricazione, non farebbe che acuire ancor più lo stato di emergenza in cui ci troviamo. Lo sciopero generale è una scelta che può essere solo frutto di una deliberazione comune tra Cgil, Cisl e Uil». Né è da sottovalutare il fatto che l'agguerrita minoranza, guidata da Bertinotti, si è spaccata ieri al direttivo confederale proprio su questo punto: alcuni esponenti, fra i quali Cremaschi e Pedo, si sono astenuti nella votazione sul documento proposto da «Essere sindacato» che prevedeva la proclamazione dello sciopero generale indipendentemente da Cisl e Uil. Ciò non significa, peraltro, che non ci saranno giorni molto difficili e abbastanza presto. Già domani le scuole e gli uffici pubblici funzioneranno a singhiozzo per una raffica di astensioni indette dalle organizzazioni autonome Confsal e Cisal, ma sopratutto dal potente sindacato della scuola media (Snals). La giornata cruciale sarà, però, venerdì a causa della coincidenza degli scioperi indetti da Cgil-Cisl-Uil nel settore pubblico e nel trasporto con una miriade di agitazioni proclamate ancora da associazioni autonome, come la Lieta dei controllori del traffico aereo e le organizzazioni dei medici di famiglia e dei dipendenti del servizio sanitario nazionale, e dai Cobas dei lavoratori dei trasporti, dell'istruzione e del pubblico impiego. I disagi saranno consistenti. Resteranno in gran parte bloccati ministeri, scuole, ospedali e Usi, enti locali, poste, università, istituti previdenziali, dogane. Inoltre, aerei e treni saranno a rischio, data la mobilitazione disposta dai Cobas del personale viaggiante, dei capistazione e degli addetti agli impianti delle ferrovie, nonché da quelli degli assistenti di volo Alitalia e Ati. Gian Cario Fossi A sinistra Bruno Trentin segretario generale della Cgil

Persone citate: Bertinotti, Bruno Trentin, Cremaschi, Gian Cario, Trentin

Luoghi citati: Roma