Riserve dimezzate per Ciampi

Riserve dimezzate per Ciampi Da gennaio via Nazionale ha speso quasi 18 mila miliardi a sostegno della lira Riserve dimezzate per Ciampi Nella crisi di agosto sono stati bruciati 4900 miliardi Bilancia-pagamenti in rosso ad agosto (4505 miliardi) ROMA. Nel libro dei conti in rosso dell'Italia si sono aggiunti altri due «buchi». Il primo riguarda la bilancia dei pagamenti che, segnalano i dati dell'Ufficio italiano cambi, in agosto ha accusato un passivo di 4505 miliardi, con un peggioramento di 906 miliardi rispetto al saldo negativo dell'agosto '91. L'altro tonfo si è avuto nel capitolo «riserve valutarie», scese in un mese di quasi 5000 miliardi (ovvero a 62.670 miliardi dai 67.511 di fine luglio), ma addirittura di 22.891 dai 40.559 di gennaio. Ma parliamo di bilancia dei pagamenti. Il saldo negativo di agosto è stato causato principalmente dalle partite correnti (-3774 miliardi, contro i -332 di agosto '91), mentre i movimenti di capitali hanno chiuso con un «rosso» meno profondo (-731 miliardi contro -574). La più forte voce di uscita è stata quella degli investimenti di capitali italiani non bancari, che hanno raggiunto i 5143 miliardi, di cui 4249 per acquisti netti di titoli esteri. Queste uscite sono state solo in parte compensate da afflussi di fondi attraverso le banche. La raccolta netta di queste ultime è aumentata di 2663 miliardi a fronte di nuovi finanziamenti in valuta richiesti dalla clientela residente. Altro canale di deflusso di capitali a breve sono state le partite correnti di agosto. Come nel mese precedente, spiega infatti l'Uic, ad agosto sono state effettuate cospicue vendite di lire contro valuta con ulteriore accumulo di posizioni a breve. La vera voragine si è però aperta sul fronte delle riserve valutarie, che hanno riguardato esclusivamente quelle in divisa estera, impegnate da Via Nazionale per far fronte all'ondata speculativa abbattutasi sulla nostra moneta. La difesa della lira ha provocato una vera e propria emorragia per le riserve della Banca d'Italia che, dall'inizio dell'anno, si sono praticamente dimezzate. In agosto i titoli e le attività a breve in valuta estera dei forzieri di Via Nazionale sono scesi toccando i 22.891 miliardi di lire: il 43,56% in meno rispetto alla consistenza di 40.559 miliardi registrata in gennaio. Le riserve in valute si sono ridotte di 10.198 miliardi in titoli e 12.693 in altre disponibilità a breve termine con un calo di 4917 miliardi rispetto a fine luglio. Stabili invece le altre riserve, che ammontano a 28.435 miliardi in oro, 9336 miliardi in Ecu, 1048 miliardi in Diritti speciali di prelievo e 2494 miliardi in attività nette sul Fmi. Anche a settembre il bilancio è pesante, con ogni probabilità peggiore di agosto. «Non abbiamo ancora dati esatti - dicono all'Ufficio italiano cambi - ma siamo certi che il calo di riserve registrato da inizio mese al 17 set- tembre, data della sospensione della lira dal Sistema monetario europeo, è stato superiore alle uscite complessive del mese d'agosto». Sull'emorragia di riserve e sul come ricostituirle il governatore della Banca d'Italia, Ciampi, non drammatizza: «Le riserve - ha detto - esistono apposta per essere spese in certi momenti. La spesa è stata quindi connessa all'utilizzo fisiologico delle riserve nel quadro di una politica economica che si basava sulla difesa del tasso di cambio». Per riempire le casse esauste probabilmente si ricorrerà a nuove emissioni di titoli sui mercati internazionali, [r. e. s.] Il governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi

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