Comit, sale il risultato lordo

Comit, sale il risultato lordo Ancora movimenti sulla banca di Bazoli, le Generali progetterebbero l'uscita Comit, sale il risultato lordo Anche per l'Ambroveneto migliorano i profitti MILANO. Tendono al «bello stabile» i risultati semestrali di due grandi istituti di credito: la Banca Commerciale Italiana e il Banco Ambroveneto. Nel primo semestre del 1992 la Comit ha registrato un saldo del rendiconto economico, considerando le componenti straordinarie di reddito, di 601,5 miliardi ( + 5,4% rispetto ai 570,8 miliardi dello stesso periodo del '91). Dal punto di vista patrimoniale, la raccolta in lire da clientela è aumentata del 9,3% a 37.609 miliardi e gli impieghi in lire con la clientela dell'8,5% a 34.061 miliardi. Di fatto il semestre della Comit è stato caratterizzato da una «frenata» nell'espansione degli impieghi e da un'accelerazione della raccolta: ciò ha prodotto un miglioramento del margine gestione denaro, che al 30 giugno ha raggiunto i 1283,1 miliardi, con un aumento del 7,2% rispetto ai primi sei mesi del 1991. In dii minuzione da 529,3 a 526,8 mi¬ liardi, invece, il gettito da intermediazione, mentre i costi di gestione hanno subito un incremento del 7,1% a 1247,7 miliardi. Il risultato della gestione operativa è di 565,2 miliardi «con un incremento minimo rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente». La raccolta totale è ammontata a 82.824 miliardi contro i 79.571 di dodici mesi prima. L'Ambroveneto ha invece chiuso il primo semestre '92 con un risultato lordo di gestione (al netto degli interessi di mora) di 336,6 miliardi ( + 5,6% rispetto allo stesso periodo '91). Al lordo degli interessi di mora, si legge in una nota, il risultato è stato di 359 miliardi. I dati patrimoniali indicano impieghi verso la clientela per 16.541 miliardi (più 16,3%) e una raccolta da clientela per 16.923 miliardi (più 11,6). La massa fiduciaria gestita dall'Ambroveneto per conto della clientela supera i 42.430 miliardi (più 10,9%) comprendendo il controvalore dei titoli amministrati pari a 25.508 miliardi. Ma l'istituto di credito guidato da Giovanni Bazoli è in questi giorni al centro delle cronache anche per altri motivi. Dopo la decisione delle Banche popolari venete (che hanno complessivamente il 12,47% dell'Ambroveneto) e della Gemina (che ha il pacchetto di maggioranza relativa pari al 13,16%) di cedere le loro quote, ieri fonti di Borsa affermavano che anche le Generali avrebbero in animo di disfarsi del loro pacchetto del 5% nella banca. Intanto, sempre ieri, il Crédit Agricole (che ha già il 12,54% dell'Ambroveneto) ha ribadito la propria disponibilità a rilevare quote azionarie eventualmente messe in vendita. «Siamo molto interessati ad aumentare la nostra quota nel banco Ambroveneto - ha detto un portavoce del gruppo - sempre che il presidente Bazoli ce lo proponga», [r. e. s.l

Persone citate: Bazoli, Giovanni Bazoli

Luoghi citati: Milano