Un «leghismo» anti-missioni

Un «leghismo» anti-missioni Polemica nella Chiesa Un «leghismo» anti-missioni B OSSI fa scuola tra i giovani preti? L' «egoismo» locale sta prosciugando le grandi vocazioni missionarie? La Chiesa si sta regionalizzando perdendo la sua dimensione universale? Guai a parlare del demonioBossi, ma se si riesce a svincolare la parola «leghismo» dal nome del «senatur», i missionari l'adottano per denunciare la chiusura, a volte gretta, dei seminari italiani. Un dossier «di fuoco» lancia l'allarme su Mondo e missioni di ottobre. Dal Fesmi (Federazione della stampa missionaria italiana), in questi giorni, viene l'accusa di «clamoroso fallimento della proposta missionaria in Italia». E l'Avvenire, quotidiano vicino alla Cei, titola un anonimo fondino, in cui si fa il punto sulla situazione, «Leghismi». «Un tempo i vescovi erano chiusi all'idea missionaria e i giovani preti, al contrario, erano pronti a sacrificarsi per il Terzo Mondo da evangelizzare. Ora il rapporto si è capovolto», ci spiega padre Piero Gheddo, direttore di Mondo e missioni. E la causa sembra essere il decentramento della Chiesa. Decentramento, proprio come chiede Bossi per il potere amministrativo. «Un tempo - prosegue Gheddo - la Chiesa era verticistica. Poi, dopo il Concilio, si sono creati due livelli: il Papa e le chiese locali, che adattano le decisioni alle necessità di evangelizzare le zone in cui operano. Il radicamento sul territorio è una cosa molto positiva ma, purtroppo, ha portato ad una chiusura verso i bisogni dei Paesi più poveri, la necessità di alimentare il flusso missionario». Efrem Tresoldi, padre comboniano direttore del mensile Nigrizia, usa parole anche più dure: «I seminari italiani, preoccupati della scristianizzazione locale, perdono di vista i problemi universali. Troviamo molta difficoltà a farvi entrare la parola missionaria. Notiamo un egoismo ecclesiale delle diocesi che è in forte contraddizione con lo spirito cristiano». Padre Gheddo aggiunge numeri per avallare l'accusa: «Solo l'I,5 per cento del clero diocesano è nelle missioni: 148 sacerdoti in Africa, 2 soli in Asia, 620 in America Latina». A questi vanno aggiunti i 2012 in Africa, 1049 in Asia e 2865 in America Latina degli istituti missionari. L'allarme contro il «leghismo» anti-missionario si ingigantisce se si tiene conto, come spiega padre Tresoldi, che le chiese italiane tendono a gemellarsi con chiese del Terzo Mondo cercando di tagliare fuori gli istituti missionari che fino ad ora hanno lavorato per evangelizzare i Paesi più arretrati. «Avete lavorato bene, ma ora fatevi da parte. Non lo accettiamo», dice il direttore di Nigrizia. Anche questa tendenza sembra allinearsi alla mentalità degli uomini di Bossi quando dicono: «Piuttosto mandiamo soldi giù, ma che stiano a casa loro, gli extracomunitari». Sarà brutto mettere il diavolo vicino all'acqua santa, ma quando gli estremi ci sono, usare toni forti può servire a qualcosa, come conclude, tra l'altro, l'anonimo commentatore di Avvenire, [p. 1. v.]

Persone citate: Bossi, Efrem Tresoldi, Gheddo, Padre Gheddo, Piero Gheddo, Tresoldi

Luoghi citati: Africa, America Latina, Asia, Italia