«Dopo i politici toccherà ai burocrati» di P. Bot.

«Dopo i politici toccherà ai burocrati» GIUDICE A SALICE TERME «Dopo i politici toccherà ai burocrati» VOGHERA. L'inchiesta «mani pulite» non è finita. Anzi il bello deve ancora venire con una serie di indagini da condurre sui tanti funzionari che hanno avuto a che fare con gli appalti pubblici, cioè la base amministrativa di «Tangentopoli». Ad annunciarlo il giudice Antonio Di Pietro, che ha parlato ad un seminario organizzato a Salice Terme dall'Università di Pavia. Ieri, mattina, in gran segreto e senza essere atteso, Di Pietro si è presentato a Salice. Ha parlato per quasi un'ora spiegando che quanto è stato scoperto finora dai giudici di Milano è soltanto la punta di un iceberg. Per il momento nel mirino della magistratura sono finiti solo i politici, ma alla procura della Repubblica non ci si è dimenticati dei funzionari che hanno seguito le pratiche legate alle tangenti. «Stiamo seguendo la pista politica, ma arriverà anche il momento delle responsabilità amministrative: se non le abbiamo affrontate sinora - ha spiegato Di Pietro - è perché ogni volta che riusciamo ad aprire una porta ci troviamo di fronte ad un lungo corridoio con altre porte chiuse». Solo un problema di tempo, insomma, poi potrebbe esserci un'altra ondata di arresti. Tempi duri per i funzionari e i controllori degli appalti facili. Di Pietro ha fatto capire che o sono conniventi, o erano «assenti ingiustificati», oppure devono essere ritenuti incapaci. [p. bot.]

Persone citate: Antonio Di Pietro, Di Pietro, Salice

Luoghi citati: Milano, Salice Terme