Il ciclone investe il Tg2 «C'è disagio anche qui» di Massimo Gramellini

Il ciclone investe il Tg2 «C'è disagio anche qui» Il ciclone investe il Tg2 «C'è disagio anche qui» ROMA. Tg, la rivolta dilaga. Dopo il telegiornale democristiano, è quello socialista ad entrare in ebollizione. Un gruppo di giornalisti del Tg2 guidati da Carmen Lasorella ha chiesto la convocazione di un'assemblea interna, per discutere il problema della lottizzazione. «Questa era solo una pietra, adesso arriva la valanga: entro un mese cambiaranno tutti e tre i direttori dei tg», avevano gridato sabato scorso gli ammutinati di Vespa, nell'euforia della vittoria. Sembrava solo una speranza, ma adesso che comincia gradualmente a prender forma, tutti si chiedono che cos'era in realtà: la profezia azzeccata di persone bene informate o l'anticipazione di un lucido disegno, come nel paese della dietrologia si è subito tentati di pensare? La vicenda del Tg2 ha un antefatto: un duro articolo di Nello Ajello, apparso ieri mattina sulla prima pagina di «Repubblica», in cui l'autore si chiede: mentre al Tgl sfiduciano Vespa, «perchè a Tele-Craxi l'ordine regna sovrano?». Imme¬ diata e risentita la replica di Alberto La Volpe, direttore del Tg2. La Volpe ammette la lottizzazione: «Sarebbe ipocrita negare che ciascuno di noi, direttori dei tg, sia stato scelto non solo per le sue doti professionali. E questo vale per il Tgl, il Tg2 e il Tg3». Dopo aver difeso la redazione da un attacco che reputa troppo aspro e ingiusto, promette solennemente: «Proveremo a scrivere una pagina nuova per seguire con reale spirito pluralistico le istanze del rinnovamento della politica». Sembra finita qui. E invece ecco spuntare il documento di Carmen Lasorella. Altra analogia con il Tgl : come per Gruber e Buttiglione, anche qui è un noto volto femminile a patrocinare l'iniziativa. Insieme a Guido Dell'Aquila, Marlisa Trombetta e altri colleghi, Lasorella sottolinea che «al di là dell'asprezza dei toni», nell'ar- ticolo di giornale incriminato «vengono poste questioni che una parte dei giornalisti del Tg2 non ignora, vive con disagio e sulle quali da tempo sollecita confronto e discussione». Una discussione che i firmatari dell'appello chiedono di poter fare in un'assemblea, che si svolgerà entro la fine della settimana. La vicenda sorprende il Tg2 mentre fra Giuliana Del Bufalo e Arturo Gismondi è in pieno svolgimento la guerra di successione a La Volpe, destinato a sostituire il socialista Raffaele Fichera alla vicedirezione generale della Rai. Capitolo Tgl. Ieri sera, ai soliti orari medio-orientali tipici di questa città, si è concluso l'incontro fra i vertici della Rai e i sindacalisti del telegiornale democristiano, affiancati dal segretario del'Usigrai, Giuseppe Giulietti. Prima, Pedullà e Pasquarelli avevano visto Bruno Vespa e il suo vice Enrico Messina, gli «sfiduciati». Dopo un'ora di colloquio, Vespa e Messina si sono messi un sorriso in faccia e hanno affrontato la stampa: «Siamo di ottimo umore e adesso torniamo a lavorare», ha sintetizzato Vespa. «Inutile dire di più. Toccherà al direttore generale parlare, se e quando vorrà. Noi ci sentiamo totalmente rappresentati da lui». Forse un po' meno da Pedullà, il cui cuore batte di più per i ribelli. Pasquarelli, invece, ha offerto ai timonieri del Tgl le garanzie che chiedevano. In cambio, ha chiesto a Vespa di essere più disponibile al dialogo, per ricompattare una redazione divisa i due. «E'an- data bene», ha confermato Vespa a Ottavio Di Lorenzo, un altro dei suoi vice. Nel successivo incontro con il sindacato, Pedullà e Pasquarelli hanno confermato le loro divergenze: più prudente il direttore generale, meno il presidente socialista: «C'è un problema specifico - ha detto -, ed è il Tgl. Ma c'è anche un malessere generale. Bisogna agire con prudenza e coraggio. Quanto sta accadendo richiede un intervento di segno radicale, anche se non servono le punizioni individuali». I giornalisti del Tgl, guidati dal presidente del comitato di redazione Giulio Borrelli, se ne sono andati soddisfatti, perchè il caso-Vespa non è stato dichiarato chiuso dai vertici aziendali: se ne parlerà nel consiglio di amministrazione di domani. Esclusi, in ogni caso, provvedimenti contro Vespa. Si cercherà una mediazione, anche se i ribelli del Tgl gradirebbero la nomina di un «direttore di garanzia», cioè di transizione, scelto fra i vicedirettori generali della Rai. Massimo Gramellini Il «caso-Vespa» domani al consiglio di amministrazione della Rai La giornalista Carmen Lasorella conduttrice del Tg2 delle 13

Luoghi citati: Messina, Roma