Dietro-front, niente festa delle V2 di Emanuele Novazio
Dietro-front, niente festa delle V2 La Federazione aerospaziale: quanti malintesi, volevamo celebrare il lavoro tedesco Dietro-front, niente festa delle V2 Bomba a Hannover, 5 feriti BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La Germania non farà festa per la «V2». L'ondata di critiche, l'indignazione, le proteste - all'interno, ma soprattutto all'estero - hanno convinto la «Federazione dell'industria aerospaziale» ad annullare, le celebrazioni che sabato prossimo, anniversario dell'unificazione tedesca, avrebbero dovuto solennizzare a Penemuende, sul Baltico, il cinquantenario del primo lancio del «razzo di Hitler». Sulla decisione, presa ieri pomeriggio dopo ripetuti tentativi di mantenere il programma, hanno influito le sia pur tardive pressioni del governo: ieri, il cancelliere Kohl ha fatto sapere di non essere stato informato di una scelta che, altrimenti, avrebbe contestato. Il suo portavoce Vogel ha definito i festeggiamenti «politicamente inopportuni». E il ministro dell'Economia Moellemann, dal quale dipendono molte commesse aerospaziali, ha sconfessato il suo sottosegretario Erich Riedl, membro della conservatrice Csu: Riedl avrebbe dovuto presiedere i festeggiamenti e all'operazione aveva comunque dato una copertura politica, vista adesso con molto imbarazzo a Bonn. Neanche Moellemann comunque era al corrente. «I troppi malintesi», dice il comunicato della Federazione, hanno spinto a rivedere i programmi di una manifestazione che voleva ricordare soltanto «l'avvio dell'era spaziale». Il suo presidente Karl Dersch commentava amaro: «Mi dispiace che non si possa rendere un adeguato omaggio al grande lavoro dei pionieri tedeschi nello spazio». Ma come è stato sottolineato più volte nelle ultime ore anche in Germania, sarebbe stato difficile collegare soltanto alle conquiste spaziali un razzo che, in mano ai nazisti, ha devastato città inglesi e belghe e ha provocato decine di migliaia di vittime. Fino all'ultimo, gli organizzatori hanno difeso una discutibile interpretazione della memoria storica, hanno sottovalutato l'impatto emotivo che una festa per la «V2» avrebbe avuto, in Germania e all'estero. Fino all'ultimo, hanno dimenticato il prezzo terribile pagato dai prigionieri del campo di concentramento di DoraMittelbau proprio nella costruzione della «V2»: ventimila di loro, su sessantamila, sono morti per la fame, i maltrattamenti, le torture. Fino all'ultimo Riedl - che non si dimetterà, come ha confermato ieri il portavoce del governo, perché «non c'è ragione» - ha resistito alle pressioni: ancora domenica sera definiva «assurde e isteriche» le reazioni indignate degli inglesi e le profonde perplessità italiane. Ieri, Riedl parlava con maggior cautela di risposte «ingiustificate». Solo all'ultimo momento è stato dunque evitato uno sconquasso politico che avrebbe rischiato di mettere in serio imbarazzo il cancelliere Kohl. Perché accanto alle proteste dall'estero, nelle ultime ore si erano moltiplicate quelle interne: il governo del Mecklenburgo, la regione di Penemuende, aveva annunciato ieri mattina l'intenzione di boicottare la cerimonia di sabato. Il partito socialdemocratico ha denunciato la «mancanza di sensibilità politica» di chi ha dimenticato che «Hitler aveva voluto i lanci nello spazio soltanto per scopi di guerra». Ludger Volmer, un alto dirigente dei Verdi, ha detto di peggio: «Non si sarebbe potuto meglio dimostrare che l'odio per gli stranieri e l'antisemitismo trovano analogie nella "spazzatura" della storia tedesca». Riassumeva ieri la «Welt», un autorevole quotidiano conservatore di Bonn: «Quando si crede di dover celebrare il cinquantesimo anniversario della prima "V2" perché è stato "il primo passo nell'era spaziale" di Werner von Braun, può darsi che si sia ingenui. Di certo, si dimostra anche una mancanza assoluta di sensibilità che, francamente, non è scusabile». Emanuele Novazio Solo l'intervento del cancelliere Kohl blocca in extremis la commemorazione dei missili di Hitler Il lancio di un razzo «V2» catturato dagli Stati Uniti e fatto esplodere nel 1947 [fotoap]
Luoghi citati: Bonn, Germania, Hannover, Stati Uniti
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