Terminator al Castello di Rivoli

Terminator al Castello di Rivoli Trenta artisti celebrano iL«post umano», tra biotecnica e informatica Terminator al Castello di Rivoli C'è il volto di Michael Jackson e il décolleté di Cher ìplA faccia di Michael Jackson è il più celebre esem! ] pio di «work in progress» ■ ideila chirurgia plastica, _J4la dimostrazione che nei prossimi trent'anni non potremo distinguere gli esseri umani dai replicanti. Da venerdì campeggerà, come il décolleté nuovo di zecca di Cher e l'amplesso tra due androidi di metallo Uquido che sembrano appena usciti dall'ultimo Terminator, nel museo d'Arte contemporanea al Castello di Rivoli. Sono alcune immagini di «Post Human», mostra collettiva con cui più di trenta artisti europei, americani e giapponesi celebrano il trionfo della biotecnologia, dell'informatica, le metamorfosi di un individuo che l'arte figurativa desume sempre più dalla pubblicità e dai «talk show» televisivi, piuttosto che dalle opere .di Andy Warhol o Picasso. E' l'alba di un nuovo mondo postumano, dicono le opere, e nella mostra, proveniente dal Fae Musée d'Art Contemporain di Losanna e curata dal critico americano Jeffrey Deitch, c'è spazio per tutte le nevrosi di fine millennio: dall'uomo-robot, che ossessionato dall'ambiente naturale copula in giardino con un albero, ai cubi di cioccolato e di lardo masticati dall'artista, estrema e alienata risposta al mito della bellezza e dell'«essere in forma». Sempre dal 2 ottobre (fino al 29 novembre), il terzo piano del Castello si aprirà al pubblico per la personale dedicata a Mario Giacomelli. La retrospettiva presenta le tappe fondamentali della produzione del fotografo marchigiano: dai primi ritratti e paesaggi degli Anni 50 alle celebri serie di «Verrà la morte e avrà i tuoi occhi», «Scanno». Il Museo di Rivoli acquisterà queste opere, che costituiranno il primo nucleo della futura collezione del dipartimento di fotografia. Per il ciclo «Anteprima», infine, il belga Guillaume Bijl presenta (fino al 22 novembre) una delle sue «installazioni»: specialità dell'artista di Anversa sono le fedelissime ricostruzioni di lavanderie, palestre, supermercati, traboccanti di oggetti comuni, banali, quasi kitsch. E' arte? Lo scoprirà lo spettatore, che si immerge tra queste ossessive simulazioni della vita quotidiana, dei nostri riti collettivi. [c. g.] Christian Marclay: «Doorsiana» ( 1991 )

Persone citate: Andy Warhol, Guillaume Bijl, Jeffrey Deitch, Mario Giacomelli, Michael Jackson, Picasso

Luoghi citati: Anversa, Rivoli