Di Christie l'unico acuto di Giorgio Barberis

Di Christie l'unico acuto ATLETICA A Cuba il campione olimpico vince i 100 in Coppa del Mondo Di Christie l'unico acuto Negli 800, vittoria a sorpresa di Sharpe: Benvenuti, stanco, finisce terzo Fidel Castro ai cronisti: «Forse dovevo occuparmi di sport, non di politica» L'AVANA DAL NOSTRO INVIATO Nell'atrio dello stadio Olimpico, teatro delle gare della Coppa del Mondo di atletica, c'è una bacheca con un libro aperto alla pagina in cui una foto riproduce Fidel Castro, ventenne, che taglia vittorioso il traguardo di un 800 metri. Forse per questo il Presidente, figura sempre imponente nonostante l'età, nel suo breve apparire al ricevimento in onore delle delegazioni nel Palacio de la Revolucion ha subito citato Sharpe e la sua vittoria sul doppio giro di pista, rivolgendosi al gruppetto di giornalisti italiani presso i quali si è fermato a parlare per alcuni minuti. Niente domande, niente foto com'era stato protocollarmente concordato - ma la dimostrazione che Fidel si interessa allo sport, era informato sulle gare della prima giornata da poco concluse ed era stato evidentemente colpito dal piccolo Abebe, l'etiope vincitore dei 10.000. Poi la preoccupazione che tutto stesse procedendo bene, confortata da José Ramon Fernandez, vicepresidente del Consiglio dei ministri, pronto a fornigli i ragguagli richiesti circa le previsioni meteo, che promettono finalmente una giornata senza pioggia. O ancora quando avrebbe gareggiato l'eroe locale Sotomayor oppure il galiziano Firmin Cacho, evidentemente per ribadire con questo tipo di attenzione i buoni rapporti che intercorrono attualmente tra Cuba e la Spagna. E infine una sorta di amarcord, un tuffo nei ricordi di mezzo secolo fa («Com'era bello allora, fare sport mi piaceva molto. Ho giocato anche a baseball e pallacanestro») con un'ultima frase a effetto («Forse ho sbagliato ad occuparmi di politica e non di sport»), prima di tornarsene alla ristretta schiera di Vip con i quali aveva cenato. La citazione del britannico Sharpe era intanto riuscita a risvegliare il piccolo rimpianto, legato ad Andrea Benvenuti, terzo sugli 800. Nessuna colpa, sia chiaro, per l'azzurro che ha concluso la stagione del suo affacciarsi sulla ribalta internazionale con una gara generosa. Ma le gambe, dopo i ripetuti confronti post olimpici con i migliori, non giravano più come un mese fa e così a 80 metri dal traguardo Benvenuti è sembrato piantarsi («Ma le gambe mi parevano due pezzi di legno già da prima»), anche se generosamente ha dato fondo alle sue risorse per soffiare almeno il terzo posto (l'46"53 il tempo) al brasiliano Barbosa, mentre anche il campione olimpico William Tamii (l'46"14) si arrendeva al britannico Sharpe (l'46"06), la cui stagione è stata peraltro anonima. Le gare di Coppa proponevano sui 100 un altro azzurro, Giorgio Marras, colpevole di aver accettato di riempire una corsia per la squadra europea ben sapendo che l'essere già in vacanza avrebbe ulteriormente penalizzato la sua prova. Il fascino della convocazione si è scontrato così con la realtà di un risultato che si commenta da solo (ultimo in 10"70) al termine di una prova in cui il campione olimpico Lmford Christie (10"21) ha preceduto il nigeriano Adeniken (10"26) e l'eterno statunitense Calvin Smith (10"33). 1100 sono stati la gara, considerando anche il quarto posto del brasiliano Da Silva, di maggior contenuto in una prima giornata che individualmente ha proposto anche il successo del chiacchierato pesista statunitense Stulce (21,34), campione olimpico nei cui trascorsi ci sono due anni di squalifica per doping. La pioggia, caduta con grande intensità prima dell'inizio delle gare (al punto che la cerimonia di apertura è stata rinviata di un giorno così come la gara del giavellotto femminile) e tralasciando la tristezza dell'armeno Emmyan ultimo nel lungo con 7,27, il discorso di squadra, nel rispetto delle previsioni, propone il duello tra britannici e africani per la supremazia in campo maschile e quella tra Csi ed Europa tra le donne. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Cuba, Europa, L'avana, Spagna