IL TIMORE DI PENSARE IN GRANDE di Marco Ansaldo
IL TIMORE DI PENSARE IN GRANDE IL TIMORE DI PENSARE IN GRANDE LE trentotto partite consecutive che il Milan ha concluso senza sconfitte hanno spaccato in due partiti il fronte dei suoi inseguitori: c'è chi si è convinto che Marassi segnerà la fine della serie, contando sul calcolo delle probabilità, e chi pensa che non sia ancora arrivato il momento, con la Samp che rinuncia a due nazionali (Mancini e Mannini) più Jugovic in condizioni traballanti. Gli uni e gli altri comunque vivono nella convinzione che l'importante è resistere senza farsi staccare troppo, in attesa che passi la buriana e si inceppi qualcosa in casa Berlusconi. Vujadin Boskov ha rispolverato le sue famose tabelle. Alla Samp non le azzeccava mai però neppure a Roma zio Vuja ci rinuncia. «Dopo la Juve, ci attende un mese terribile, con quattro partite in cui dobbiamo fare altrettanti punti per rimanere in zona scudetto - ha dichiarato ieri in attesa di affrontare il Trap - uno dei tre o quattro allenatori più bravi di ogni tempo, come Nereo Rocco o Bill Shankley». Trapattoni invece invoca il tempo, cioè le cinque o sei settimane che gli servono per risistemare la Juventus, e lancia messaggi ultimativi agli uomini della Signora: se non si acchiappa il Diavolo, che si continui almeno a vederne la coda. Così in JuveRoma, che dieci anni fa emanava umori di scudetto, oggi prevale l'effetto-cpzza: per sopravvivere non bisogna farsi staccare dallo scogliomilanista'. mx Non è che le altre candidate al titolo vivano la domenica con ambizioni diverse. Si tira a vincere per restare in corsa, l'aggancio alla capolista sembra che sia un optional. Basta leggere le prudenze di Bagnoli, un passo più in giù c'è lo schermirsi di Ranieri davanti a chi gli chiede cosa aspetta il Napoli per farsi strada tra le prime. E Radice? Torna a Milano per far punti, però ha l'alibi di una Fiorentina partita per non vincere nulla. Zoff incrocia le dita perché tutto fili liscio con Gascoigne, che lui, forse, avrebbe aspettato a rilanciare in campo. Mondoni co ed.Eriksson, gli unici che pos sono sognare di trovarsi questa sera al primo posto, si defilano con abilità: anche se al Toro contano sul sorpasso per blocca re la contestazione. Sembra che tutti abbiano cose diverse da pensare e poco coraggio per di chiararsi. Speriamo che questa sera i fatti costringano qualcuno a uscire allo scoperto. Per non morire di solo Milan. Marco Ansaldo
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