Donne della camorra assaltano l'obitorio
Donne della camorra assaltano l'obitorio Castellammare, «ridateci i nostri martiri» Donne della camorra assaltano l'obitorio Erano due picciotti uccisi dai rivali Il questore decide: niente funerali NAPOLI. Una folla minacciosa preme ai cancelli dell'ospedale. Gruppi di donne e «guaglioni» di rispetto riescono a raggiungere l'ingresso: spintoni, grida, insulti contro la polizia che cerca di respingere l'assalto. L'assedio dura una quarantina di minuti, ma alla fine gli agenti riescono a disperdere la folla inferocita che voleva portare via i cadaveri di due camorristi ammazzati poco prima in un agguato. La «battaglia» è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri davanti all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, la cittadina a Sud di Napoli dove la malavita organizzata detta legge. Almeno duecento persone nanno circondato l'edificio, calando a frotte dal rione Scanzano, la roccaforte del clan capeggiato dal boss Michele D'Alessandro. Appartenevano alla sua cosca, i due morti che amici e parenti hanno tentato di prelevare dall'obitorio. I poliziotti sono stati costretti a fronteggiare la rivolta, mentre sul posto venivano inviati rinforzi. Negli scontri è andata in frantumi una vetrata, un agente è rimasto contuso e l'operatore di un'emittente televisiva privata è stato malmenato. Poi, quando le forze dell'ordine sono riuscite a riprendere il controllo della situazione, i corpi dei due pregiudicati sono stati portati in tutta fretta al primo policlinico di Napoli. A innescare la protesta della gente di Scanzano è stato l'ennesimo regolamento di conti tra gli uomini del clan D'Alessandro e quelli dello schieramento rivale, guidato dal superlatitante Umberto Mario Imparato. Una faida sanguinosa che si trascina da anni. Ieri, poco dopo le 13, nel mirino dei sicari sono finiti Giovanni Cuomo, 35 anni, e Nicola Imparato, di 31. Due esponenti di spicco della camorra: U primo è infatti fratello di Antonino Cuomo, il «cutoliano» assassinato nel carcere di Poggioreale nel 1980. Erano a bordo di una «Yamaha» quando sono stati affiancati dalla motocicletta dei killer che hanno sparato almeno trenta colpi. Per i due luogotenenti del padrino non c'è stato scampo. Ma la tensione è esplosa più tardi, quando i cadaveri sono stati portati per l'autopsia al San Leonardo. Lì, davanti all'ingresso del pronto soccorso, si è radunata una folla compatta, composta soprattutto da donne e giovani venuti giù in sella alle moto. Volevano i loro morti e hanno cercato a tutti i costi di superare il cordone di poliziotti che sbarrava la porta. Soltanto quando da Napoli e dai Comuni vicini sono arrivati i rinforzi l'assedio si è concluso. E il questore, Vito Matterà, ha già deciso: non ci saranno funerali pubblici per i due camorristi assassinati. Mariella Cirillo
Persone citate: Antonino Cuomo, D'alessandro, Giovanni Cuomo, Mariella Cirillo, Michele D'alessandro, Nicola Imparato, Scanzano, Umberto Mario Imparato
Luoghi citati: Castellammare Di Stabia, Napoli, San Leonardo, Vito
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