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Sono tornati i marxisti-leninisti Sono tornati i marxisti-leninisti Un giovane dei Collettivi denunciato per resistenza La Digos ha fermato e denunciato a piede libero un giovane per «resistenza», perché sorpreso con un bastone mentre cercava di colpire un agente. E' Mauro Cedrini, 22 anni, disoccupato, che appartiene ai «Collettivi». Tre altri giovani sono state identificati e rispediti a casa: uno aveva in mano un cubetto di porfido. «Rispetto alle altre città - afferma il responsabile della Digos Antonio Baranello - a Torino possiamo dire che è andata meglio. L'oratore ha terminato il suo discorso e non l'ha abbreviato. C'è stato alla fine una reazione di due gruppi, i più caldi, che erano sotto gli striscioni di "Autoconvocazione e sciopero generale"». Il dott. Baranello è convinto che se la violenza è stata contenuta «dobbiamo ringraziare il servizio d'ordine del pds e dei sindacati». Nei tre cortei confluiti in piazza San Carlo sono ricomparsi gli «autonomi», sotto sigle diverse: dalle organizzazioni studentesche a quelle di «base», a quelle che si contrappongono a Cgil, Cisl e Uil. Molti si sono intrufolati fra i lavoratori e hanno cominciato a distribuire volantini e giornali, che ricordavano il '68 e il '77 (anni che tutti ritenevamo lontani non solo nel tempo). C'erano i «Cub», Comitati unitari di base, che raccolgono i lavoratori di diversi settori: ospedalieri, trasporti, servizi. Si sono visti i «Collettivi autonomi di base»; i «marxisti-leninisti» portatori di ideologie che si credevano superate dopo il crollo del muro di Berlino; gli anarchici, «Lotta comunista», gli «Autoconvocati» e il «Circolo sociale dei Murazzi». Quest'ultimo voleva suonare sul palco le sue musiche «rap» dopo il comizio dei sindacati, ma gli è stato impedito. E' riuscito tuttavia a tenere un breve comizio a quella poca gente rimasta in piazza servendosi dei microfoni del loro furgoncino. Uno dei fermati in piazza San Carlo