«Portiamoli in panchina tutti quanti»

«Portiamoli in panchina tutti quanti» E Trap consiglia «Portiamoli in panchina tutti quanti» TORINO. Non è giusto relegare tanti stranieri in tribuna, ha predicato Blatter, dal suo pulpito di segretario generale della Fifa. E ognuno sfrutta la dichiarazione per suffragare le proprie tesi. Giovanni Trapattoni, uomo di mondo, aveva già avvertito a suo tempo del pericolo di una situazione troppo radicalizzata. «Quando vengono in Italia così tanti stranieri di primo piano dice il tecnico della Juventus -, bisognatrattafticonriguardo. O giocano o vanno in panchina. La tribuna è un castigò che non meritano. E' una situazione che non poteva durare: sicuramente le federazioni straniere hanno fatto pressione su Fifa e Uefa». Trapattoni scrive per il giornalino dell'Associazione allenatori. «Ne ho parlato anche con Campana - spiega anticipando i contenuti del suo ultimo articolo - e il presidente dell'Aie è d'accordo: non mi pare che il quarto straniero in panchina leda gh interessi del calciatore italiano. Si deve tenere conto delle difficoltà psicologiche che abbiamo noi e deU'immagine che diamo all'estero. Secondo me, si dovrà arrivare a una panchina di 7 elementi, stranieri compresi». Il discorso psicologico è quello che, però, sta più a cuore del tecnico bianconero: «Andare in tribuna è mortificante. La panchina, invece, non esclude nessuno, a priori. Chi siede vicino all'allenatore sa che in qualunque momento può essere utilizzato, si sente più partecipe alle vicende della squadra. Inoltre, stiamo mandando in tribuna stranieri che nei rispettivi Paesi multano in Nazionale e ciò è penalizzante per il movimento calcistico mondiale a due anni dalle finali di Usa '94. Infine, con una panchina lunga, si evita di dover mandare in tribuna anche alcuni giocatori italiaiù». E' il caso di Cash-aghi, rimasto sugli spalti di Marassi domenica scorsa. Trapattoni ammette: «Anche questi sono particolari da non sottovalutare». Domani, contro la Boma, l'attaccante tornerà in panchina. Mancano Marocchi, infortunato, e Di Canio, squalificato. In tribuna andrà Kohler che non ha completamente smaltito i postumi dell'infortunio rimediato a Genova in uno scontro con Perazzi. Trapattoni, considerato l'impegno di martedì a Cipro in Coppa Uefa, concedendo un turno dì riposo al tedesco può riproporre in squadra Julio Cesar senza togliere Platt. Casiraghi va in panchina ma con poche speranze di giocare. «Più di Gigi - spiega Trapattoni potrà servirmi Ravanelli, più adatto a svolgere anche compiti di copertura. Ma Casiraghi non deve considerarsi dimenticato. Non abbiamo bisogno di parlarci. Vedo che sta lavorando con tenacia e che mantiene una buona condizione. Non deve mollare. Sacchi lo chiama e qui sta in panchina? Ai miei tempi anche Salvadore non giocava nella Juve ma andava in Nazionale». Franco Battolato

Luoghi citati: Cipro, Genova, Italia, Torino, Usa