Le strane miss create dal bisturi vogliono lasciare il marciapiede

Le strane miss create dal bisturi vogliono lasciare il marciapiede Torre del Lago, si elegge domani la «reginetta dei transex» Le strane miss create dal bisturi vogliono lasciare il marciapiede TORRE DEL LAGO DAL NOSTRO INVIATO E il bisturi creò la donna: quarantacinque transessuali, provenienti da tutta Italia, si sono esibiti ieri sera sulla passerella della discoteca «Frau Marlene», locale gay di Torre del Lago, per contendersi l'accesso alla finale del primo concorso per l'elezione di Miss Trans 92, Trans portamento e Trans model. Ventiquattro hanno superato la selezione e domani sera si ritroveranno nella discoteca «Casina Rossa» di Lucca dove verranno assegnati i titoli. Ieri pomeriggio le miss, molto eccitate, hanno fatto la prova della sfilata e poi tutte trepidanti si sono barricate in albergo, con l'ordine di non parlare con i giornalisti, «perché - è stato detto - sono troppo emozionate e potrebbero cure cose sbagliate». A consolarle, però, non c'erano le mamme, personaggi immancabili nelle sfilate. Il concorse di bellezza più trasgressivo di un anno che ne ha viste di tutti i colori, ha provocato l'indignazione della Pro Loco di Torre del Lago e del parroco, don Orlandi, che dopo aver tuonato dal pulpito ieri si è limitato a dire: «Non è una cosa simpatica, chi è colpito da un handicap dovrebbe evitare di esibirlo». Non gli hanno dato retta Regina, ex impiegato comunale al Municipio di Genova, e Anastasia, da Firenze, le organizzatrici: «Vogliamo dare un'immagine nuova dell'essere transessuali. Non dobbiamo più nasconderci». Cellulare che trilla in continuazione, tacchi a spillo, capelli biondo cenere sapientemente spettinati, un miniabito che scopre due gambe niente male e una scollatura da capogiro, Regina, diplomata al liceo nautico di Genova, iscritta alla facoltà di economia e commercio, ha il piglio del manager di successo. «Confesso che la situazione ci ha preso la mano: avevamo incominciato fra noi, quasi per scherzo, adesso questo concorso è diventato un fatto nazionale. Questo concorso non vuole essere una provocazione, come affermano i nostri detrattori, ma è una possibilità offerta per uscire allo scoperto. Al punto di partecipare ad un concorso di bellezza». Ma c'è di più: «Quest'anno una transessuale, riconosciuta donna con sentenza di tribunale, è stata cacciata dal concorso di Miss Italia perché prima era un uomo. Eppure era molto più bei- la delle concorrenti col certificato di donne doc. Noi vogliamo che questa discriminazione finisca una volta per tutte». Per una questione di sopravvivenza. Dice Anastasia: «Per noi è praticamente impossibile trovare lavoro: quando chiedono informazioni e scoprono che un tempo eravamo uomini, tutte le porte si chiudono». Ribatte Regina: «L'iniquità del doppio terminale deve finire: all'anagrafe siamo registrate come donne, ma alla centrale di pohzia risulta sempre che prima eravamo dei maschi». «Per noi, l'unico destino sembra essere quello della prostituzione», lamenta Roberta Romanucci, star televisiva della notte che presenta uno spettacolo a luci rosse per reclamizzare cassette pomo. Indossa una giacca sciallata che rivela molto di più di quanto abitualmente si nasconde e l'osservazione nasce spontanea: «Però col vostro modo di vestire, di truccarvi, fate di tutto per provocare». Regina reagisce quasi con rabbia: «La nostra femminilità è frutto di una ricerca vera, costante. Noi dobbiamo conquistarci il diritto di essere donna, mentre alle donne che nascono già così tutto ò dovuto. Per questo ci piace esporci, farci vedere». Francesco Fornarì Regina (a sinistra) e Anastasia, le due organizzatrici del concorso di bellezza di Torre del Lago, che è stato contestato da Pro Loco e dal parroco. In passerella sono sfilati ieri 45 transessuali, che domani sera si contenderanno il titolo di miss

Persone citate: Del Lago, Orlandi, Roberta Romanucci

Luoghi citati: Firenze, Genova, Italia, Torre Del Lago